Alfredo Marchi, Vittorio Sgarbi e la “Scuola di Vergato “
2022/05/24, Vergato – Nella settimana dell’Arte con la manifestazione di Vergato Arte e Cultura giunge a proposito la lettera di Alfredo Marchi, noto scultore vergatese, a completamento più che a commento delle affermazioni del prof. Vittorio Sgarbi, che tutti abbiamo potuto ascoltare nel video dedicato alla pittrice, anch’essa vergatese, Paola Marchi dove parla di… scuola di Vergato!
Scrive Alfredo Marchi; Io credo che Sgarbi, parlando di “scuola di Vergato “ nel recente filmato “I narratori del nostro tempo” pubblicato il 17 maggio c.a. su Vergato News 24, abbia ben intuito quanto, da tanti anni a Vergato, sia stata assecondata e sostenuta una cultura artistica. Una cultura che nel tempo ha stimolato tante persone del luogo a esprimersi con le arti visive come la pittura, la scultura e la fotografia.
Fra le tante iniziative che nel passato si sono svolte a sostegno dell’arte a Vergato vorrei ricordare le varie mostre di artisti vergatesi organizzate dalla Pro Loco e dal Comune negli anni ’60. Qui, il maestro Croce e il Sig. Tabacchini (entrambi pittori) avevano un ruolo importante nell’organizzazione.
Negli anni seguenti furono indette varie estemporanee di pittura per le vie del paese in occasione delle sagre della Ciliegia e delle fiere della Valle del Reno. Sono di quel primo periodo i commenti critici su artisti locali che un Luigi Ontani, ancora sconosciuto come artista, pubblicava sul periodico locale “Il Rompiglione”.
Negli anni ’80 e ’90, mentre Luigi Ontani si andava affermando come artista di fama mondiale, queste iniziative divennero più saltuarie, ma si ripresero grazie all’interesse di Renzo Bressan e Alfredo Marchi che riproposero mostre collettive di artisti locali, ma anche personali di affermati artisti fra cui Mataro da Vergato il cui talento era ancora rimasto sconosciuto fra tanti suoi concittadini. Degna di venire ricordata fu la mostra di antiche sculture e pitture provenienti dalle chiese del vicariato dal titolo “Virgo Admirabilis”. Fu organizzata in collaborazione con la Sovraintendenza di Bologna e la Parrocchia di Vergato. Questa mostra diede seguito ad una serie di restauri che salvarono e resero fruibili antichi capolavori pittorici del Vicariato.
Con l’avvicinarsi del nuovo secolo si affermò a Tolè un’iniziativa, ancora esistente, che portò a trasformare il borgo in una galleria d’arte all’aperto, organizzando anche corsi di pittura per bambini. In questo periodo venne inaugurata una mostra permanente di importanti artisti bognesi all’OASI di Tolè.
Nel frattempo, nel capoluogo si costituì una nuova associazione “Vergato arte e cultura” che da allora ha continuato a promuovere, fino ai giorni nostri, il gusto e l’amore per l’arte facendo conoscere artisti locali e portando a Vergato artisti e critici d’arte famosi. Contribuì anche a favorire l’arte nelle scuole locali dando ampia visibilità ai lavori didattici. Vergato Arte ha inoltre promosso una nuova vicinanza fra Luigi Ontani e il suo paese natale.
In questi anni sono stati svolti, grazie anche a singole iniziative private, corsi di pittura per bambini e adulti. In ultimo, a Riola, si sono stati tre corsi di scultura su pietra organizzati dall’Associazione F. Ciancabilla e ci sono buone prospettive perché prenda avvio una scuola permanente di scultura e lavorazione della pietra arenaria.
Penso quindi che Vittorio Sgarbi, da critico acuto e intuitivo quale egli è, ha saputo cogliere, pur non conoscendo appieno le vicende artistiche vergatesi, un aspetto reale del fermento artistico che si è venuto a creare a Vergato.
Nell’analisi critica alla Pittrice Paola Marchi, Sgarbi ci ha dato uno stimolo per contare di più sulle nostre capacità e credere nella forza dell’arte che non è concorrenza fra artisti, ma collaborazione e scambio di punti di vista che stimola il piacere nel “creare” idee, immagini e sentimenti che donino bellezza.
Un grazie a chi, ora come nel passato, ha mantenuto vivo questo interesse
Alfredo Marchi