La Mela Rugginosa supera l’iscrizione al Repertorio volontario regionale delle risorse genetiche indigene agrarie

2022/10/27, Vergato – Segnala Dubbio – L’Appennino ha una nuova mela che ha avuto l’iscrizione al Repertorio volontario regionale delle risorse genetiche indigene agrarie di n. 1 varietà di Melo (Malus domestica borkh.)

– Varietà di Melo (Malus domestica Borkh.): Mela Rugginosa RER V 187 (Allegato 1)

Le mele rugginose sono note da sempre. In Italia ne esistono numerose e sono coltivate da secoli. Le più note sono quelle del Trentino Alto Adige chiamate ‘Spitzlederer’ (quella di forma piu allungata) e ‘Platlederer’ (quella più appiattita). In Piemonte, molto conosciuta e la ‘Renetta Grigia di Torriana’ tornata alla ribalta perchè oggetto di un Presidio Slow Food e soprattutto perchè presenta un’ottima resistenza alla ticchiolatura (Venturia inaequalis) consentendo così di poterla coltivare con tecniche di coltivazione biologica e comunque a basso impatto ambientale (Berra et al., 2014). In Piemonte ce ne sono diverse altre, tutte comunque apprezzate nei mercati locali. In Toscana è nota la ‘Mela Roggia’ che, già censita da Breviglieri nel 1929, è piuttosto simile nella forma alle precedenti. Anche in Emilia-Romagna se ne conoscono diverse coltivate nelle zone di Parma, Piacenza, Bologna e in Romagna. Ulisse Aldrovandi, in un acquerello conservato nel museo a lui dedicato a Palazzo Poggi e risalente alla seconda metà del ‘500, fece raffigurare dei frutti che denomino ‘Malumferrugineum ’ insieme ad altre mele dell’epoca, come la ‘Musabo’. Cio conferma che le mele rugginose erano conosciute e consumate da molti secoli in Emilia-Romagna.

Oltre la buona rusticità ciò che contraddistingue queste mele e l’ottimo sapore che può rappresentare un comune denominatore di questa tipologia di frutti. A conferma di ciò si può considerare l’esempio della cultivar ‘Golden Rugginosa’, un mutante rugginoso di ‘Golden Delicious’, individuato alcuni decenni fa, i cui frutti sono considerati di qualità superiore rispetto a quelli del clone standard. Le mele rugginose potrebbero derivare da mutazioni gemmarie di altre varietà e a questo riguardo sono state identificate delle mutazioni per la rugginosità del frutto di tipo settoriale. La rugginosità del frutto di mela è un carattere abbastanza diffuso nel germoplasma di melo ma con origini diverse (Liang et al., 2015; Falginella et al., 2015).
Gli esemplari di ‘Mela Rugginosa’ descritti in questa scheda sono stati individuati in diverse zone nell’Appennino tosco-emiliano. Due di questi esemplari sono piante secolari che sono state trovate nell’Appennino bolognese. II primo esemplare era all’intemo di una piantata di vite utilizzata come tutore insieme ad altri alberi da frutto, presso il Ponte di Verzuno (Vigaia), in un’area molto suggestiva perchè ha mantenuto ancora inalterato il paesaggio tipico dell’agricoltura dei secoli passati. II ponte di Verzuno era una via di passaggio molto importante sul Limentra già in epoca romana (Palmieri, 1929), poichè era sottostante Vigo (in latino ‘vicus’ = borgo), probabile sede arcivescovile nel tardo romanico. Era una delle strade più frequentate in epoca matildica in quanto portava i crociati al santuario di Montovolo e poi verso il porto di Pisa. L’altro esemplare secolare e a Castel dell’Alpi, in un brolo in cui sono presenti anche alberi antichi di ‘RosaRomana’, ‘Musabo’ e ‘Sassona’.
ZONA TIPICA DI PRODUZIONE Appennino Tosco-Emiliano, Romagnolo e Bolognese

BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO Aldrovandi U., 1668. Dendrologiae naturalis silicet arborum historiae libri duo. Io. Baptistae Ferroni, Bologna Berra L., Tartarini S., Costamagna F., Pellegrino S., 2014. Ritomo della Renetta Grigia di Torriana, vecchia mela piemontese. Rivista di Frutticoltura e di Ortofloricoltura 11: 56-61 Breviglieri, 1949. Elenco per provincia delle varieta di melo diffuse fino al 1929, in produzione o non in produzione nel 1948 e preferite nei nuovi impianti. Atti del III Congresso Nazionale di Frutticoltura Falginella L., Cipriani G., Monte C., Gregori R., Testolin R., Velasco R., Troggio M., Tartarini S., 2015. A major QTL controlling apple skin russeting maps on the linkage group 12 of ‘Renetta Grigia di Torriana’. BMC Plant Biology, 15: 150 Liang W., Dondini L., De Franceschi P., Paris R., Sansavini S., Tartarini S., 2015. Genetic Diversity, Population Structure and Construction of a Core Collection of Apple Cultivars from Italian Germplasm. Plant Mol Biol Rep. 33:458-473 Palmieri A., 1929. La montagna bolognese nel medioevo. Ed. Zanichelli, Bologna __________________________________________NOTE_____________________________________
Scheda realizzata da Claudio Buscaroli (Ri.nova, Cesena) in collaborazione con Roberto Gregori/Stefano Tartarini, Universita degli Studi di Bologna.

Ecco l’allegato riferito alla Mela Rugginosa; Allegato 1

La notizia completa la troviamo qui; https://bur.regione.emilia-romagna.it/dettaglio-inserzione?i=313b69f001644f2199db8ae9c8beec45

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