Allarme Bullismo – Carabinieri e assistenti sociali dell’Unione nelle scuole di Vergato
2023/04/20, Vergato – Un successo? Si, di partecipazione. I ragazzi delle quinte classi della Scuola Primaria del Capoluogo hanno accolto con un clima festoso e partecipativo il Luogotenente Ermanno Lo Brano, comandante della locale Stazione dei Carabinieri a Vergato, Simona Pais assistente sociale, Roberto Serra, educatore.
Avvalendosi di pc, lavagne luminose dove proiettare slides e video in un clima coinvolgente dove i ragazzi sono stati stimolati alla partecipazione condividendo le problematiche ma non solo… le soluzioni e sul come attuare le risposte allo spregevole comportamento definito bullismo. Ragazzi attenti e con le mani alzate per chiedere la parola, portare la loro esperienza, fare domande, portare consigli e suggerimenti.
Esperienze personali, suggerimenti degli educatori, fanno ben sperare in una costituenda armata contro il bullismo: l’armata della solidarietà perchè come constatato da un ragazzo intervenuto, l’arma vincente del “bullo” è l‘isolamento della vittima.
Lo stesso video in versione YouTube
Hanno detto;
Luogotenente Ermanno Lo Brano – Comandante Stazione Carabinieri Vergato
Intanto io vorrei ringraziare la dottoressa Morselli dell’Istituto Comprensivo di Vergato, Vergato e Grizzana Morandi, per l’ospitalità, le maestre e soprattutto i ragazzi che sono stati così collaborativi, contenti, della nostra presenza per avere affrontato un tema che è importante come quello del bullismo e siamo anche riusciti a trovare il tempo per parlare di un tema che è l’empatia e dunque anche della legalità.
Sono pillole appunto di legalità che vanno distribuite a questi giovani ragazzi ed è giusto che sia così. E’ la prima volta che lo facciamo nelle scuole elementari e questo è un programma che comunque andrà avanti, alle scuole medie, anche al liceo e dunque un ringraziamento a chi ci ha ospitato. Un ringraziamento anche ai servizi sociali con i quali collaboriamo, praticamente, giornalmente. Grazie
Simona Pais – Lavoro per il servizio sociale dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e mi occupo di Minori e famiglie.
Come servizio sociale dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese abbiamo partecipato a dei tavoli interforze istituzionali in cui sostanzialmente prevedere una cooperazione tra forze dell’ordine, il servizio sociale e istituti scolastici. Quindi questa attività, come dire, si inserisce all’interno di questo tavolo aperto, appunto, tra scuola, servizio sociale e l’ufficio di piano del nostro distretto. Abbiamo parlato con le classi quinte della scuola XXV Aprile di Vergato, della scuola elementare XXV Aprile di Vergato, di bullismo perché riteniamo che oltre ad un’attività sul campo che va a circoscrivere e bisogna che vi sia un’attività di prevenzione e riteniamo che appunto la prevenzione parta dalle scuole che le istituzioni debbano essere vicino a questi ragazzi, debbano essere tra i ragazzi, perché in questo modo nel momento in cui l’istituzione si rende visibile anche ai ragazzi si sentono più protetti e riescono a riconoscere quali sono gli interlocutori che possono realmente aiutarli e supportarli.
Roberto Serra – Sono educatore. Lavoro nel servizio sociale, nell’area minori, del servizio sociale dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese.
Il servizio sociale presente qui sul territorio che occupa 12 comuni, nello specifico, qui a Vergato è un servizio sociale giovane e innovativo perché presenta al territorio e alle istituzioni presenti nel territorio come le forze dell’ordine i Carabinieri e gli Istituti scolastici, progetti di prevenzione, progetti di prevenzione e sensibilizzazione, rivolti alle fasce di ragazzi, di bambini e ragazzi che si trovano ad affrontare all’interno del mondo della società alcune problematiche come quella affrontata oggi che è quella del bullismo,,, il nostro intento è proprio quello di entrare in empatia in comunicazione con Gli studenti con i ragazzi e i bambini che frequentano le scuole entrare in comunicazione con loro per lasciare messaggi di non solo di appunto di positività e di speranza ma anche messaggi che loro possono portare avanti nel crescere all’interno della società e nelle scuole
E la cosa bella è vedere l’entusiasmo e la partecipazione che i bambini hanno all’interno di queste attività Dove si mettono in gioco dove non solo sono spettatori passivi di messaggi ma sono protagonisti attivi fanno laboratori interagiscono tra di loro interagiscono con noi nel mettere in campo le loro conoscenze quello che sanno e anche quello che non sanno e possono imparare. E bello vedere questi bambini come partecipano attivamente come si mettono in gioco e soprattutto i messaggi che loro ricevono da poter poi diffondere non solo tra coetanei tra pari ma anche alle generazioni successive.
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