Ferrovia Porrettana – Passante ferroviario: Benefici o penalizzazioni?


2023/05/14, Vergato – PASSANTE FERROVIARIO, BENEFICI O PENALIZZAZIONE?
Nel tardo pomeriggio di venerdì si è svolta una videoconferenza organizzata da Regione, Città metropolitana e Trenitalia Tper, in cui abbiamo ribadito che poco ci interessano le giustificazioni esibite in merito a ritardi e soppressioni: abbiamo bisogno di un sistema che elimini completamente le cause dei disservizi e anche di un sistema informativo tempestivo che oggi è considerato pessimo dagli utenti. Così come abbiamo ribadito il ripetersi dei malfunzionamenti delle emettitrici, una denuncia che ripetiamo inutilmente da anni: alla faccia dell’evoluzione tecnologia il sistema va spesso in tilt ogni inizio del mese. La Direzione commerciale di TTX ha risposto che dovrebbe essere un problema di connessione legata al territorio.
La discussione è poi passata passante Porretta-Pianoro. Città metropolitana e Regione hanno ribadito la grande importanza del progetto che servirà a garantire un treno ogni 10/15 minuti nella cintura bolognese e il Comitato, che non è assolutamente contrario ad un miglioramento del SFM, ha ribadito le perplessità già espresse nella prima riunione del 16/03/2023. Un primo incontro che doveva essere l’inizio di un confronto più ampio con utenti, istituzioni e scuole; la pubblicazione della delibera regionale emanata dopo circa 40 giorni in assenza di ulteriore interlocuzione e dibattito pubblico tra i cittadini dell’Alta Valle del Reno ha completamente smentito quell’impostazione: i giochi erano già stati fatti.
L’assessore regionale ha espresso la volontà che si raggiunga un ampio consenso su questo importante
progetto anche attraverso nuovi confronti; abbiamo ringraziato per la disponibilità ricordando i punti più
importanti su cui siamo costretti a ribadire le nostre forti perplessità:

Abbiamo proposto che questo progetto passante fosse legato a importanti investimenti infrastrutturali a partire dal completamento dal raddoppio del binario fino a Sasso Marconi per evitare che, vista
l’esperienza maturata in questi ultimi vent’anni, il prolungamento della tratta non comporti alcun beneficio per studenti e pendolari, bensì la semplice somma di disservizi. A partire dall’eliminazione della linea dedicata che termina al piazzale ovest che ci ha garantito di evitare, per anni, di transitare dai binari
centrali della stazione di Bologna che è uno dei più importanti e più intasati nodi ferroviari italiani. Abbiamo ricordato come lo spostamento di 15 minuti degli orari comporterebbe l’impossibilità per gli utenti di arrivare puntuali sui luoghi di lavoro, costringendoli ad anticipare di una mezzora la partenza o di prendere l’auto: anche il piccolo sondaggio che stiamo pubblicando conferma questa gravissima ripercussione estremamente penalizzante per i cittadini dell’appennino. Ci è stato detto che è in corso una rivisitazione di tutti gli orari dei bus e ci auguriamo che riguardi anche tutte le linee che servono i comuni montani e magari anche le coincidenze ferroviarie con Pistoia.
Al termine della riunione siamo stati costretti a ribadire che abbiamo avuto la netta sensazione che il progetto abbia una visione nettamente città-centrica volta a garantire un treno ogni 10/15 minuti nella cintura bolognese sacrificando la puntualità dei treni della linea Porrettana senza tener alcun conto delle esigenze delle migliaia di lavoratori e studenti che vivono nei comuni più remoti dell’appennino, sacrificati per le esigenze della città.
Negli ultimi vent’anni abbiamo visto aumentare i tempi di percorrenza (Porretta Bologna si faceva in 60 minuti, oggi non meno di 72/74) e temiamo che aumenteranno ancora con l’introduzione di nuove stazioni previste da SFM e questo significa allontanare i cittadini dell’alta valle del Reno, dai servizi che offre la città, le attività produttive, i luoghi di lavoro e di studio. Lo sosteneva anche l’allora sindaco Merola che, intervenendo a Porretta alle Celebrazioni Lustrola Millennio il 31/07/2021, presenti il consigliere Taruffi, il sindaco Nanni e altri importanti esponenti delle associazioni culturali e produttive, raccontò ai cittadini intervenuti che per garantire la sostenibilità della vita nell’appennino, la città metropolitana doveva garantire l’efficienza del trasporto collettivo e una diminuzione dei tempi di percorrenza. Cambiato sindaco cambiata visione?
Speriamo non sia così e si possa continuare un dibattito e trovare il modo di non penalizzare l’Appennino.
Vergato, domenica 14 maggio 2023

Valerio Giusti

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