Vigili del Fuoco Vergato – Il Conapo chiede proroga per le “sedi disagiate”

2023/11/13, Vergato – Vigili del Fuoco Emilia RomagnaIl Conapo chiede proroga per le sedi disagiate

 Bologna:  Sul territorio dell’Emilia Romagna sono presenti sedi di servizio dei Vigili Del Fuoco, attualmente considerate disagiate, che dall’1 gennaio 2024 perderanno questo status con possibili ripercussioni negative sul personale e sulla gestione del soccorso.

Le segreterie regionale CO.NA.PO, Sindacato autonomo Vigili del Fuoco, Emilia Romagna e provinciali Bologna, Piacenza e Reggio Emilia si sono rivolte pertanto anche alla politica per ottenere almeno una proroga dello status di sedi disagiate di Vergato (BO), Bobbio (PC) e Castelnovo ne’ Monti (RE).

A tal proposito, si ringraziano sentitamente i Senatori Francesca Tubetti (FDI) e Michele Barcaiuolo (FDI) che hanno fatto proprie le richieste del CO.NA.PO ed hanno promesso interventi specifici che potranno protrarre lo status di distaccamenti disagiati alle tre sedi in oggetto. Consci delle difficoltà che si potranno presentare in questa attività, i componenti delle segreterie regionali CONAPO augurano un buon lavoro alle forze politiche che intendono preservare condizioni di lavoro idonee a tutto il personale operativo dei vigili del fuoco dell’Emilia Romagna.

 Distaccamento Vigili Del Fuoco Vergato (BO) – Il segretario reggente Conapo segreteria di Bologna: Damjan Nacini

 Il comunicato stampa sulla situazione delle sedi distaccate dei Vigili del fuoco di Vergato, Castelnovo Monti e Bobbio, oggetto di un’interrogazione appena depositata da Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle.

VIGILI DEL FUOCO, PICCININI (M5S): “ASSICURARE STATUS DI SEDI DISAGIATE AI PRESIDI DI BOBBIO, VERGATO E CASTELNOVO MONTI. A RISCHIO I SERVIZI DI SOCCORSO” 

Assicurare lo stato di “sede disagiata” ai presidi dei Vigili del fuoco di Vergato, Castelnovo Monti e Bobbio in via permanente, o almeno fino alla fine dello stato di emergenza in Emilia-Romagna dovuto agli eventi alluvionali dello scorso maggio. È quanto chiede Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento, che ha presentato un’interrogazione in Regione riguardo alle sedi distaccate dei Vigili del fuoco che rischiano di avere pesanti ripercussioni dal punto di vista organizzativo a partire dal 1 gennaio del 2024, quando entreranno in vigore nuove norme legate alla contrattazione collettiva nazionale di settore. “A partire dall’inizio del prossimo anno le strutture di Vergato, Bobbio e Castelnovo Monti, rispettivamente nelle province di Bologna, Piacenze e Reggio Emilia, perderebbero lo status di sedi disagiate che fino ad oggi ha consentito loro di poter contare su una organizzazione del lavoro in grado di garantire una presenza costante in quei territori, riducendo gli spostamenti e, di conseguenza, i tempi e i costi d’intervento – spiega Silvia Piccinini – Il tutto perché in base ad un complicato calcolo matematico questi tre presidi non rientrerebbero più nei parametri stabiliti, arrecando così un danno molto rilevante alle zone interessate. Ritornando ad essere classificate come strutture ordinarie, infatti, le turnazioni renderebbero molto problematici gli spostamenti per le trasferte del personale, con il rischio, quindi, di lasciare scoperto un intero territorio”. Una situazione che per il presidio di Bobbio si complicherà ulteriormente anche alla luce dei programmati lavori di ammodernamento della SS45 “Val Trebbia”, nel tratto compreso tra Cernusca e Rivergaro, e che renderebbero ancora più problematici gli spostamenti per quel comune allungando di circa 90 minuti i tempi di percorrenza. “Per questo – aggiunge Silvia Piccinini – crediamo che sia assolutamente necessario intervenire per evitare che si verifichi questo scenario, che metterebbe seriamente a rischio la qualità del servizio di soccorso assicurato dai Vigili del fuoco. Ecco perché la Regione, anche attraverso un confronto diretto con il Ministero dell’Interno, deve fare di tutto per assicurare ai tre presidi di Vergato, Castelnovo e Bobbio lo status di sede disagiata in via permanente, o almeno fino al termine dello stato d’emergenza in Emilia-Romagna” conclude la capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle. 

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