A San Benedetto Val di Sambro – Passaporto in posta e sulla panchina gigante si siede il sindaco

2024/04/22, San Benedetto V.di S. – A San Benedetto Val di Sambro il passaporto si fa in posta

E’ partita la sperimentazione di questo nuovo servizio che ha l’obiettivo di ridurre le distanze ed accrescere la competitività territoriale

E’ partita la scorsa settimana la sperimentazione di un nuovo servizio presso l’ufficio postale di San Benedetto Val di Sambro: i cittadini residenti nel Comune potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale del Capoluogo.

Questa azione rientra nel progetto Polis di Poste Italiane che procede a passi sempre più spediti verso la trasformazione degli uffici postali nella casa dei servizi digitali, uno Sportello unico per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei Comuni al di sotto di 15mila abitanti.

A San Benedetto Val di Sambro, dopo il completo rinnovo dei locali e l’installazione di un ATM Postamat, ecco l’attivazione di questo importante servizio grazie al quale i cittadini potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postalesenza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio. Basterà consegnare all’operatore un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare in ufficio il bollettino di 42,50 euro per il passaporto ordinario e la marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli Uffici Postali Polis, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.

Esprime la sua soddisfazione Alessandro Santoni, Sindaco di San Benedetto Val di Sambro: “Ringrazio Poste Italiane per aver attivato questo ulteriore servizio nel nostro Comune che segue altre azioni avviate da tempo sul territorio, azioni che stanno effettivamente contribuendo a favorire la coesione economica, sociale e territoriale, nonché a semplificare la vita dei cittadini assicurando opportunità analoghe a quelle di cui possono usufruire gli abitanti dei grandi centri. Un ottimo risultato ottenuto a seguito della Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, in un momento nel quale già mantenere i servizi attivi appare a volte una difficoltà insormontabile. Avvicinare il cittadino ai servizi essenziali non solo riduce le distanze ma accresce la competitività di questi territori, aspetto questo di cui abbiamo grande bisogno”.

Una panchina gigante al lago di Castel dell’Alpi

E’ la prima nel territorio della Città Metropolitana di Bologna

Le panchine giganti sono ormai diventate un’attrazione turistica molto diffusa in Italia, che si sta pian piano diffondendo anche in Europa, e da oggi anche nella Città Metropolitana di Bologna, dove sarà possibile trovarne una proprio lungo le sponde del lago di Castel dell’Alpi, nel Comune di San Benedetto Val di Sambro.

Una panchina gigante, lungo il percorso che costeggia il lago, per promuovere il turismo all’aria aperta: è stata inaugurata sabato 13 aprile dal Sindaco Alessandro Santoni che, durante la cerimonia, ha voluto ricordare ancora una volta le vittime e i feriti del disastro di Suviana.
Questa realizzazione, la prima all’interno dell’ambito metropolitano bolognese, si inserisce nel famoso circuito che si trova sul sito bigbenchcommunityproject.org, nato nel 2009 da un’idea del designer americano Chris Bangle, diffusasi rapidamente in tutta Italia e nel mondo, al punto che ad oggi sono 339 le panchine esistenti e 73 quelle in fase di realizzazione. In questo panorama, quella di Castel dell’Alpi è la realizzazione 337. Tra le particolarità di questo progetto non vi è solo la realizzazione “fuori scala”, ma anche il fatto che la costruzione della panchina gigante deve avvenire grazie a fondi e manodopera volontaria: nessuna risorsa pubblica può essere usata per realizzare l’installazione. Questa deve avvenire seguendo un design protetto da copyright che viene concesso gratuitamente a condizione che si rispettino alcune caratteristiche: la panchina deve essere costruita in un punto con vista panoramica e contemplativa, liberamente accessibile al pubblico e lontana da strade.

In questa azione sono coinvolte anche le attività commerciali grazie al «progetto passaporto»: agli esercizi commerciali locali verrà infatti consegnato un timbro per vidimare i passaporti ai visitatori che così potranno testimoniare di essere stati sulla pancona di Castel dell’Alpi.

Questa panchina gigante – spiega il Sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni – si inserisce all’interno di un circuito che è diventato un’attrazione molto diffusa in Italia, e che siamo certi contribuirà a sostenere la comunità locale, il turismo e le eccellenze artigiane del nostro territorio. Queste realizzazioni non possono essere eseguite con risorse pubbliche, per questo è doveroso il ringraziamento nei confronti di coloro che ne hanno sostenuto economicamente e materialmente la realizzazione: privati cittadini volontari, imprese ed anche i proprietari del terreno, poiché tutti sono stati attori di questo bellissimo risultato che, oltre a restituirci un’opera originale nel suo genere, arricchisce un contesto in cui già da anni lo spirito di iniziativa locale ha valorizzato con analoghe singolarità il lago di Castel dell’Alpi anche oltre gli aspetti naturali che già lo contraddistinguono e lo rendono una eccellenza. Le Panchine Giganti sono per lo più conosciute per immagini, ma confermo che una volta che ci si siede su una di esse si prova la sensazione di godersi la vista come se “si fosse di nuovo bambini”, suggestione pensata dagli ideatori di questo progetto che corrisponde effettivamente alla realtà! Un ringraziamento

particolare mi sia consentito dedicarlo anche a Simone Querzola che da Consigliere Comunale assieme a me ha lavorato a questo progetto che oggi vede la sua definitiva concretizzazione. Ora non mi resta che augurare a cittadini e visitatori buon riposo e buona veduta del lago, seduti sulla Pancona di Castel dell’Alpi”.

Fonte e foto: Martina Mari – Ufficio Stampa Unione Comuni Appennino Bolognese