L’ascensore del Palazzo Comunale scopre la Torre
2015/06/01, Vergato – Vergato ha la sua Torre degli Asinelli? Una signora residente in zona ci ha fatto notare che probabilmente toglievano la scala con la ringhiera in ferro battuto alla Torre posta dietro al comune, motivo? L’ascensore! Preoccupazione personale forse eccessiva ma l’abitudine per averla vista 55 anni a volte è difficile da comprendere.
Avevamo avuto notizia del prossimo avvio dei lavori dalla pagina FB di https://www.facebook.com/pages/Amministriamo-il-Comune-di-Vergato/581594248650958?sk=timeline; ASCENSORE PALAZZO COMUNALE – E’ stato aperto il cantiere per l’istallazione dell’ascensore nel palazzo comunale. Si prevede che, salvo intoppi, l’ascensore sarà pronto per ottobre 2015. Si colma così una lacuna sempre più difficile da comprendere, in particolare per un Ufficio pubblico.
Accompagnati dalla signora sul posto però abbiamo notato che il cantiere a distanza di dieci giorni non ha fatto grossi progressi, motivo? Gli intoppi (ventilati) nel post sono già arrivati? Mentre l’assessore contattato sembra non ne sappia niente del cantiere deserto… attendiamo fiduciosi l’arrivo di ottobre ed il Palazzo Comunale avrà eliminato le barriere che impediscono a tutti di raggiungere i piani alti.
L’inizio degli scavi ha portato invece due risultati molto importanti dal punto di vista di interesse storico e della riscoperta della memoria, la riscoperta della Torre e le sue fondamenta che si basano sulla “Scarpa”, una piattaforma posta alla profondità di circa un metro dalla superficie calpestabile e subito si prospetta un mistero, sotto il solaio delle stanze raggiungibili dalla scala c’è forse una stanza segreta?
Abbiamo nel frattempo trovato un riferimento fornito da Alfredo Marchi, autore dell’articolo apparso su Nuetèr nr.77 aprile 2013, il quale scrive;
Nella ricerca “Antichi simboli nel cerchio nel nostro Appennino” pubblicata sul n. 73 di Nuèter, avevo accennato al simbolismo presente sui capitelli del palazzo comunale di Vergato. In questo contesto avevo dato loro una datazione ottocentesca considerando che l’antica sede dei Capitani della Montagna venne completamente rifatta nel 1885.
Approfondendo invece la ricerca e rileggendo un dattiloscritto di Virginio Ruggeri datato 4 maggio 1886, mi sono reso conto che il nuovo palazzo non conserva solo gli antichi stemmi dei Capitani della Montagna, ma anche le colonne e i capitelli preesistenti, oltre che una parte di muro all’interno del loggiato e l’intera torre posta sul retro.
Questo è quanto ci testimonia Virginio Ruggeri:
“Nel 1885 la rappresentanza comunale volle demolire anche il rimanente del citato palazzo per poi ricostruirlo di nuovo sopra una linea più corretta e conveniente, conservando soltanto la grossa torre quadrata con alto e massiccio basamento a scarpa che vi stava unito posteriormente. Questa torre era anticamente priva di finestre, provveduta di feritoie e contornata di merli, che sul princìpio del corrente secolo furono murati e sottoposta ad un dotto per farne in essa alcune carceri.
… (la nuova facciata) formata interamente di macigno lavorato da questi tagliapietre, e nella più ricca parte ornamentale dal bravo giovane vergatese Giuseppe Domenico Bernardi.
I capitelli delle tre colonne del portico, sono quelli stessi che esistevano nel portico soggetto all’avancorpo del detto palazzo, e furono nell’attuale località riportati per loro conservazione. “
L’intera torre col suo basamento a scarpa è in questi giorni meta di visite come mai ha avuto in tutti questi anni dimenticata, anche se è l’edificio più antico di Vergato.
Rispolverata e oggetto di nuovi interessi come; quanto poteva essere alta, compreso l’alto e massiccio basamento in origine e la preoccupazione per l’ascensore che le scorrerà a fianco, la possa oscurare… teniamoci queste foto e attendiamo ottobre… le promesse sono promesse!
Aggiornamento; i lavori sono ripresi, l’ascensore avanza!