La propaganda e l’organizzazione fascista a Vergato negli anni 20/30

VN24_20160829_Vergato_Propaganda fascista_Raduni_0062016/08/29, Vergato – Dopo l’invito che avevamo lanciato tempo fa di non buttare ma aprire i cassetti del periodo fascista vergatese, ecco una risposta, materiale per un approfondimento necessario ma utile alla ricostruzione di quel periodo. Due immagini relative alla propaganda e alla organizzazione fascista a Vergato negli anni 20/30, che come si può vedere dalle due immagini coinvolgeva non solo i giovani, ma tutti gli uomini e le donne di ogni età e condizione sociale, naturalmente ben separati e divisi e con tutte le loro divise!

Nella prima solo uomini, giovani e ragazzi sulla scala della scuola elementare nel 1929 durante un presumibile raduno del sabato fascista.

VN24_20160829_Vergato_Propaganda fascista_Raduni_005Nella seconda, solo donne, giovani e meno giovani davanti al Comune, tutte con le loro divise in occasione di qualche ricorrenza.

Sarebbe interessante approfondire,magari con qualche testimonianza, cosa stavano a significare quelle divise e quei costumi, nel frattempo abbiamo raccolto questi indizi per un eventuale approfondimento documentale per meglio comprendere quel periodo.

L’indottrinamento dei giovani da parte del partito fascista cominciava presto. Tutti i giovani dai 6 ai 21 anni erano inquadrati nella Gioventù del Littorio che aveva per motto: CREDERE, OBBEDIRE, COMBATTERE.

vn24_20160913_vergato_tessere-balilla_002All’eta di 6 anni bambini e bambine venivano inquadrati nei Figli della Lupa; all’età di 8 anni i primi diventavano Balilla e le seconde Piccole italiane a seguito di specifico e solenne giuramento che si prestava nelle ore di scuola e che recitava:

Nel nome di Dio e dell’Italia giuro di eseguire gli ordini del Duce e di servire con tutte le mie forze e, se necessario col mio sangue, la causa della rivoluzione fascista”

L’inquadramento proseguiva nel modo seguente: a 14 anni i ragazzi diventavano Avanguardisti e le ragazze Giovani italiane, a 21 si diventava Giovani Italiani e Donne Fasciste con compiti e divise distinte e separate.

vn24_20160913_vergato_tessere-balilla_001Le due foto presentate danno conto dei vari raggruppamenti con le relative divise distinte per età e grado. Nella foto delle donne davanti al comune di particolare interesse sono le Massaie Rurali con i costumi colorati ed i fazzoletti in testa. Nell’ organizzazione fascista femminile delle Massaie Rurali venivano associate le donne dei Comuni rurali, figlie o mogli di proprietari terrieri, coltivatori diretti, coloni o mezzadri, operai agricoli, con l’età per essere ammesse ai fasci femminili.