I carabinieri cercano i proprietari degli oggetti sequestrati
2017/08/28, Bologna – Indagine “Chiave di Volta”: i Carabinieri cercano i proprietari degli oggetti sequestrati a febbraio.
Il 15 febbraio scorso, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro eseguivano un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di alcuni soggetti, ritenuti responsabili di una rapina in abitazione consumata il 26 ottobre 2016, ai danni di un’anziana coppia residente in via Roberto Ardigò a Bologna (v. comunicato stampa del 15 febbraio 2017). Nel corso delle perquisizioni domiciliari, eseguite a carico dei soggetti arrestati, venivano rinvenuti e sottoposti a sequestro penale diversi monili in oro, oggettistica da bigiotteria, orologi e parti di esse, spilla a crocifisso ed alcune medaglie del 50° anniversario della vittoria 1918/1968. La refurtiva non è stata ancora restituita e i Carabinieri stanno cercando i legittimi proprietari. I cittadini che hanno subito un furto analogo, nel periodo antecedente all’esecuzione delle misure e desiderano prendere visione degli oggetti sequestrati, possono farlo tranquillamente, recandosi presso la Caserma della Compagnia Carabinieri Bologna Centro, situata in Piazza dei Tribunali nr. 2 a Bologna, tel. 051/2006265.
All: Foto – Nucleo Operativo Carabinieri Bologna. 20170828 Bologna – Indagine Chiave di Volta foto
Bologna, 15 febbraio 2017 – Arrestati i responsabili di rapina in villa.
Nella nottata odierna, i Carabinieri della Compagnia di Bologna Centro, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nei confronti di […], tutti noti alle Forze di Polizia per varie denunce a loro carico, ritenuti responsabili di una rapina in abitazione consumata il 26 ottobre del 2016, ai danni di un’anziana coppia, abitante nella zona collinare di via Ardigò di Bologna. L’articolata attività investigativa condotta dai militari si è sviluppata nel corso dei mesi successivi al fatto, ed ha permesso di raccogliere gravi e concordanti elementi di responsabilità in capo ai predetti. Dai controlli stradali a cui erano stati sottoposti gli odierni arrestati si è documentato che uno di loro si trovava nelle vicinanze dell’abitazione in cui si è svolta la rapina poco dopo che la stessa era avvenuta. Partendo da qui gli investigatori hanno ricostruito la rete di frequentazioni ed amicizie, individuando anche un rapporto di parentela tra la badante dell’anziana coppia e uno di loro. La badante al momento della rapina si trovava nel suo paese d’origine, ma inconsapevolmente aveva fornito loro gli elementi essenziali per consentire la commissione del reato.
I quattro uomini erano penetrati nell’abitazione nel corso della notte e hanno immobilizzato l’anziana coppia legando loro i polsi con fascette da elettricista. Hanno quindi avuto tutto il tempo per rovistare all’interno dell’abitazione alla ricerca di denaro ed oggetti preziosi. Dopo circa 3 ore i rapinatori si sono allontanati indisturbati. Solo a distanza di tempo l’uomo immobilizzato è riuscito a liberarsi dalle fascette in plastica e a liberare anche la moglie, dando quindi l’allarme.
Nel corso delle perquisizioni presso le abitazioni dei 4 arrestati sono stati rinvenuti circa 5.000 euro in contanti non giustificati dalle attività lavorative degli stessi. Inoltre sono stati sequestrati numerosi oggetti preziosi sulla cui provenienza sono in corso accertamenti. I gioielli rubati all’anziana coppia non sono stati reperiti e verosimilmente sono stati portati e rivenduti nei paesi d’origine dei rapinatori.
Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, venivano associati presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’A.G..