Ode alla terra: da Barcellona a Tolè alla riscoperta della scultura in paglia e terra
2018/09/07, Tolè – Vergato – Ode alla terra: da Barcellona a Tolè alla riscoperta della scultura in paglia e terra.
Sarà inaugurata domenica pomeriggio presso OASI, nei dintorni di Tolè di Vergato, l’opera “Uroboro”:un imponente figura di un drago che si morde la gola realizzata in parte nello scorso giugno
Domenica 9 settembre alle ore 15 sarà inaugurata presso OASI (Opificio Artistico Silvestre Ideale), non distante da Tolè di Vergato l’opera “Uroboro” realizzata dal collettivo spagnolo “Pentaculo Escultores” con lo scultore bolognese Paolo Gualandi e alcuni studenti del liceo artistico di Bologna. L’Uroboro è la rappresentazione tradizionale del serpente, o drago, che si morde la coda, e andrà ad arricchire un bosco che già ospita diverse opere d’arte.
“Oasi” infatti è un opificio realizzato da Paolo Gualandi, per quasi trent’anni (1971-2007) docente di modellazione plastica presso il Liceo Artistico di Bologna, che da quando è in pensione organizza corsi di scultura per grandi e piccoli presso un vecchio mulino ristrutturato in fondo ad una vallata, in Via Mulino del Balone a Tolè, sull’Appennino bolognese. Qui, in un noceto silenzioso dove l’unico suono che si avverte tra le fronde degli alberi è quello del vicino ruscello, spesso ospita artisti italiani e stranieri che partecipano a corsi e seminari di scultura. La sua ultima iniziativa si chiama “Ode alla terra”, una biennale artistica che concluderà l’8 e il 9 settembre un progetto avviato il 24 e 24 giugno scorsi.
I partecipanti sono stati impegnati – insieme ad un gruppo di studenti del Liceo Artistico Arcangeli di Bologna, coinvolti nel quadro delle attività di alternanza scuola lavoro – nella realizzazione di un’opera imponente costruita con materiali naturali: canne di bambù, terra, paglia. A guidarli, oltre a Gualandi, anche artisti provenienti da tutto il mondo e residenti a Barcellona dove operano come “Pentaculo Escultores”. La struttura portante è già stata completata a giugno: durante il prossimo fine settimana se ne prevede il completamento.
Il programma prevede l’8 settembre una dimostrazione di tecniche tradizionali di cottura della ceramica (forno greco, ashanti-africano, forno di carta) necessaria per la modellazione superficiale dell’opera. Successivamente saranno collocati nella struttura alcuni elementi preparati a giugno e cotti in seguito. La mattina del 9 settembre è prevista l’ultimazione dell’opera che sarà colorata e ufficialmente inaugurata alle 15 alla presenza del sindaco di Vergato Massimo Gnudi.
Per partecipare è possibile richiedere informazioni ai numeri 051 919338 – Cell. 3294272992 e 3292164861
Lo scultore Paolo Gualandi spiega che “Ode alla terra” è un’esperienza partecipativa alla creazione di una scultura che utilizza le antiche tecniche di costruzione naturale, applicate all’arte plastica. “Dopo quasi vent’anni di vita in Appennino, credo di cominciare a conoscerne la bellezza e la fragilità, ma anche le potenzialità. La natura ecologicamente ancora abbastanza preservata, può per esempio essere invitante per chi va alla ricerca di stili di vita più in armonia con la natura, i suoi ritmi e tempi. Un altro aspetto che in questo territorio può trasformarsi da limite a risorsa, è la presenza di terreni fortemente argillosi. L’argilla lo rende infatti franoso, ma ha anche grandi potenzialità creative. È una materia povera, spesso nemmeno la consideriamo, ma è anche materia che non si rigenera ed è l’unica che muta naturalmente attraverso l’acqua, l’aria e il fuoco, diventando fango, argilla plastica, argilla secca, ceramica. Essendo uno scultore che ha trovato nella lavorazione dell’argilla il suo materiale artistico preferito, ho pensato dunque ad spazio creativo comune qui in Appennino, ad un laboratorio sperimentale artistico all’aperto”.
L’iniziativa è patrocinata dall’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e dal Comune di Vergato.
Fonte e foto; Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese