Storie di emigranti vergatesi – 1 – Introduzione

2013/04/05, Vergato – STORIE DI MIGRANTI VERGATESI a cura di Alfredo Marchi
Nel maggio 2010, in occasione delle iniziative dal titolo “Valle del Reno Terra di Migranti”, si tenne, nella biblioteca Comunale di Vergato, una mostra dal titolo “Migranti dell’Appennino” dove il Gruppo di Studi Gente di Gaggio aveva esposto materiale e notizie riguardante la loro pluriennale ed approfondita documentazione sull’emigrazione dalla parte più alta della nostra vallata. Nella stessa occasione Alfredo Marchi aveva esposto il risultato di una sua vasta, ma ancora incompleta, ricerca sui migranti del comune di Vergato, proseguendo ed ampliando un lavoro fatto nel 2003 da Giovanni Canarini sull’emigrazione in Argentina e sul tango. Questa ricerca di Alfredo Marchi produsse poi un video che venne proiettato nel settembre dello stesso anno a Vergato in Galleria 1° maggio e venne distribuito in diverse copie come DVD.
Questo video, montato da Mauro Chinni e con voce narrante di Dario Mingarelli, vorremmo ora
riproporlo, a puntate, ai visitatori di Vergato News 24, con aggiunta di testi e foto riguardanti
interessanti sviluppi della ricerca riguardanti soprattutto l’emigrazione vergatese verso gli Stati Uniti
di cui nel filmato se ne accenna appena.

La ricerca che vogliamo esporvi parte dalla “grande migrazione” che coinvolse più di dodici milioni di italiani con caratteristiche nazionali più o meno simili a quelle locali che hanno interessato la nostra montagna.
Dal 1884 al 1920, quando in Italia milioni di persone andarono oltre confine alla ricerca di una nuova vita, dal comune di Vergato emigrarono all’estero 3.859 abitanti su una popolazione di 5.703 unità. Per non contare poi i migranti, altrettanto e più numerosi, dai comuni limitrofi, che andavano ad alimentare la vasta schiera di persone che dalle provincie di Bologna e di Modena migrarono, in quegli anni, prevalentemente verso l’America. I nostri migranti erano per lo più famiglie contadine, senza alcuna proprietà e spesso analfabete. I viaggi d’oltremare potevano durare anche un mese, in condizioni malsane e pericolose. Dal comune di Vergato, dalla fine dell’Ottocento al 1900, si verificò la prima, relativamente grande, emigrazione verso il Sudamerica, prevalentemente il Brasile. Agli inizi del Novecento, fra i nostri migranti prevalse la destinazione per gli Stati Uniti d’America. Negli anni fra le due guerre si migrava principalmente verso le colonie Italiane. Nei primi anni del secondo dopoguerra si verificò un’altra ondata migratoria verso il Sud America e, contemporaneamente, un buon numero di persone si recò a lavorare nel nord Europa.
Diventa difficile immaginare quanti siano tutti quei vergatesi emigrati prima del 1960 e mai più ritornati. I loro figli e nipoti, che forse non conoscono più la nostra lingua, forse serbano ancora il ricordo di fatti narrati che riguardano la nostra vallata da cui partirono i loro antenati. In tanti casi non sono rimasti più legami con i loro parenti rimasti qui. Questa documentazione, che si vuole inserire nel circuito internazionale di Internet, vuole anche essere un modo per dire loro che Vergato non li dimentica e che nel nostro sito possono trovare un legame ancora vivo con le loro radici. Nelle foto possiamo vedere alcune famiglie di discendenti da nostri emigranti ormai stabiliti definitivamente all’estero.

Per finire questa introduzione alla storia dei nostri migranti, vorremmo proporre queste due poesie che ci aiutano ad entrare entrare un po’ nella problematica che condusse tanti nostri vergatesi ad andare oltre confine, ma anche tanti stranieri a venire, oggi, qui da noi.

Con gli occhi spenti, con le guance cave,
Pallidi, in atto addolorato e grave,
Sorreggendo le donne affrante e smorte,
Ascendono la nave
Come s’ascende il palco de la morte.
E ognun sul petto trepido si serra
Tutto quel che possiede su la terra,
Altri un misero involto, altri un patito
Bimbo, che gli s’afferra
Al collo, dalle immense acque atterrito.
……..
Ammonticchiati là come giumenti
sulla gelida prua mossa dai venti,
Migrano a terre inospiti e lontane;
Laceri e macilenti,
Varcano i mari per cercar del pane.
                                                         da “Gli Emigranti” di Edmondo de Amicis


Alì dagli occhi azzurri
uno dei tanti figli di figli,
scenderà da Algeri, su navi
a vela e a remi. Saranno
con lui migliaia di uomini
coi corpicini e gli occhi
di poveri cani dei padri
sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sé i bambini,
e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.
Porteranno le nonne e gli asini, sulle trireme rubate ai porti coloniali.
Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,
a milioni, vestiti di stracci
asiatici, e di camicie americane…..
                                                 tratto da una poesia “profetica” di Pier Paolo Pasolini

1 – Giulia Quadri col marito a S. Antonio de Platina nel Paranà, Brasile.
2 – Credi Bruno con la moglie e i suoceri a San Paolo nel Brasile
3 – Charles Mascagni e la sua famiglia a Baton Rouge in Louisiana , USA. Charles, pronipote di Giuseppe Mascagni, emigrato in USA nel 1905, è stato un prezioso collaboratore della storia di varie famiglie vergatesi emigrate negli USA che narreremo prossimamente grazie alla documentazione fornitaci da Lorenza Servetti e Carlo Dogheria di Budrio.
4 – Il manifesto che pubblicizzava lo spettacolo di tango argentino con proiezione del primo video sui vergatesi in argentina.
5 – Emigranti nel circondario di Vergato negli anni fra il 1884 e il 1920

Ci sarebbe bisogno di ulteriori approfondimenti, per cui, cogliendo l’occasione di questa nuova esposizione via Internet sul sito di VergatoNews24.it, vorrei invitare chiunque abbia foto, testimonianze, o ricordi di emigranti dalla nostra zona, a comunicarlo a questo sito, email: info@vergatonews24.it . Si potrebbe concluderei la serie di queste puntate con la messa in rete delle nuove informazioni che ci avete inviato.

Le prossime pubblicazioni avverranno ogni due settimane, sempre di sabato.
Sabato 20-04-2013 : Emigranti vergatesi in Brasile