2015/12/28, Vergato – Una segnalazione di Marco giunto mentre stavamo pubblicando la guida in oggetto, in circolazione in questi giorni nei bar e nello scaffale posto all’interno del portone del Palazzo Comunale e ora anche sul sito del Comune;
Il Comune di Vergato in collaborazione con COSEA Ambiente ha realizzato un guida dettagliata sul come si fa la raccolta differenziata dei rifiuti. L’intenzione è quella di mettere in condizione tutti di trovare risposta agli interrogativi che spesso ci si pone all’atto di smistare i rifiuti tra i vari contenitori. Inoltre, mentre con questa e altre iniziative si vuole mettere tutti in condizione di fare una buona differenziazione dei rifiuti, ci si troverà costretti a convincere (anche con le sanzioni) i più riottosi ad adottare questo comportamento virtuoso. Le nuove norme infatti impongono precisi obiettivi che si sostanziano nel fare meno indifferenziata e più differenziata. Può sembrare difficile ma tutti insieme ce la possiamo fare.
Premessa del sindaco Massimo Gnudi;
L’ambiente è un valore fondamentale che tutti abbiamo il dovere di difendere.
L’ambiente è nostro, è di ognuno di noi, e ognuno con le proprie azioni e i comportamenti quotidiani può contribuire a preservare.
Spesso bastano piccoli cambiamenti nelle abitudini individuali per produrre un sensibile miglioramento su scala più ampia: ora più che mai è essenziale rammentare che la raccolta differenziata rappresenta uno strumento fondamentale, che è obbligatorio adoperare in maniera corretta e costante, per la salvaguardia dei nostri luoghi, gli stessi in cui i nostri figli cresceranno, vivranno e lavoreranno.
>Se altri hanno detto che il pianeta “Terra non è un’eredità dei nostri padri, ma un prestito dei nostri figli, allo stesso modo noi diciamo che il nostro Appennino è un luogo unico, prezioso, naturale e bellissimo che ci impegniamo a difendere e tutelare per poterlo poi restituire a chi ce l’ha prestato.
Massimo Gnudi
SINDACO DEL COMUNE DI VERGATO
Le note di Marco;
Appreso di mia iniziativa che sulla pagina principale del sito internet del Comune di Vergato si rende noto che l’Ente locale ha inteso pubblicare una Guida redatta in collaborazione con Cosea Ambiente <<un guida dettagliata sul come si fa la raccolta differenziata dei rifiuti >> ho subito cliccato su ..continua la lettura.. e all’apertura della pagina ho potuto quindi scaricare il documento.
Qui di seguito ne offro il link per scaricare la succitata guida:
Una volta scaricata ho cominciato a leggerla e, alla pagina 15, ho potuto prendere atto della percentuale di riciclaggio a cui il Comune di Vergato è giunta in relazione a quanto declinato dall’estensore della notizia: …(ora siamo al 38%).
E siamo a fine anno 2015.
Preso atto di questa modesta nonchè deludente percentuale, mi sono ricordato che tempo fa il Comune di Vergato informava noi cittadini del capoluogo, con un foglio protocollato 6149, del 10 maggio 2011, di (come scritto nell’oggetto della lettera) un Progetto potenziamento Raccolta Differenziata e razionalizzazione Raccolta Indifferenziata nel Capoluogo dove, dopo i rituali ringraziamenti nei nostri confronti, emerge che la percentuale di raccolta differenziata nel 2010 ha raggiunto il 30,52%.
Il firmatario della nota in parola ci ricordava, altresì, che la normativa Europea impone di raggiungere il 65% della raccolta differenziata entro il 2012.
Per questo motivo ho qualificato modesta e deludente la percentuale raggiunta a fine 2015.
Il medesimo comunicato, da ultimo, ci informava che il Comune, insieme a Cosea Ambiente, <<stanno attivando un piano di riorganizzazione dei punti ecologici e dei cassonetti dei rifiuti indifferenziati, al fine di rendere più agevole a tutti i cittadini eseguire correttamente lo smaltimento dei rifiuti. Tale progetto partirà il giorno 30 maggio 2011.>>
Peraltro, ricordo che sono state utilizzate risorse finanziarie e opere dell’ingegno (qui il collegamento)
che avrebbero dovuto portare migliori pratiche a partire dall’indottrinamento diffuso nelle scuole. Aggiungo il collegamento alla pregevole guida redatta da Cosea con la collaborazione IT FANTINI di Vergato
Fatte tutte queste debite seppur barbose premesse e, prendendo atto che dalla lettura dei vari comunicati personalmente percepisco unidirezionale carico di responsabilità a noi utenti e volendo virtualmente distribuire l’onere chiedo:
1) Quante sono state dal 2011 le segnalazioni ricevute da cittadini;
1) Quante volte, dal 2011 ad oggi sono stati organizzati servizi di prevenzione e repressione di iniziativa degli Uffici competenti;
2) Quante sanzioni sono state elevate suddivise tra attività produttive, privati cittadini e i “turisti della spazzatura”;
3) Quando verranno pubblicate sul sito le varie mappe della distribuzione dei cassonetti descritte all’articolo 19 del Regolamento RSU prelevabile a questo collegamento
Da ultimo, in tema di rifiuti organici, io ho notato un’alta presenza di sportine NON BIODEGRADABILI con dentro i rifiuti organici.
Quindi chiedo:
1) Come avviene (se avviene) la separazione tra la sportina NON BIODEGRADABILE e i rifiuti organici in esso contenuta;
2) Quanto costa in termini di imposta finale pro capite questa operazione supplementare.
Al di là di questo, propongo che oltre al pubblicizzare dove ritirare i sacchetti dell’umido, gli stessi detentori del servizio distribuiscano in automatico ai clienti che passano alla cassa per pagare il conto della spesa un rotolo dei medesimi.
Se i clienti sanno di possederli declineranno l’invito al ritiro ovvero li potranno prendere consapevoli di utilizzarli al posto delle sporte NON BIODEGRADABILI che ancora imperversano.
Qui di seguito la LEGGE REGIONALE 05 ottobre 2015, n. 16
La mia delusione non comporterà un calo della mia rendita nel rispetto delle regole che di volta in volta ci vengono imposte e dagli empirici propositivi progetti per raggiungere giungere agli obiettivi imposti dalle autorità sovranazionali.