Dario Mingarelli – Il giuramento di Vergato
2012/11/06, Vergato – Nella sede municipale di Vergato il 29 marzo 1799 ebbe luogo un importante giuramento.
Nell’Archivio di Stato di Bologna fra le molte lettere inviate dalla Municipalità di Vergato alla Amministrazione Centrale del Dipartimento del Reno (1), ve n’è una che riporta il verbale del giuramento degli Agenti Municipali del Distretto, radunati per la prima volta tutti assieme per adempiere alla disposizione di legge del 14 brumaio anno VII. Questa legge prevedeva per coloro che ricoprissero pubblici uffici, la formulazione di un giuramento nei principi repubblicani.
Era quindi un atto politico molto importante che comportava scelte precise di campo e direi scomodo per molti che non volevano esporsi troppo e soprattutto non intendevano inimicarsi il clero ancora molto ostile alle idee repubblicane. Il testo del giuramento era infatti molto esplicito e non lasciava spazio alle interpretazioni: bisognava “giurare solennemente odio allo Monarchia, Oligarchia, Aristocrazia, Anarchia e fedeltà ed attaccamento alla Repubblica Cisalpina” (2). Sfilarono così uno ad una tutti gli Agenti Municipali e i loro aggiunti dinnanzi al Commissario delegato per l’Organizzazione dei Corpi Amministrativi Municipali cittadino Giovanni Giovannetti, per prestare nelle sue mani giuramento. Dei 60 che dovevano giurare, 11 erano assenti. 1 infermo, 1 si trovava nella truppa cisalpina 36 giurarono, 10 ricusarono (3). Fra coloro che non vollero giurare vi fu anche Paolo Veggetti che era fino allora il Presidente del Corpo Amministrativo Municipale, persona conosciuta e stimata in tutto il Distretto di Vergato: II Commissario Giovannetti lo sostituì seduta stante coll’Aggiunto di Susano Pier Matteo Pedrini. Per gli assenti il cittadino Comm. Giovannetti delegò al neo Presidente la facoltà di verificare in seguito la disponibilità al giuramento e quindi la conferma della carica.
Chi non giurava veniva rimosso. Ciò che avvenne il 29 marzo 1799 è molto importante sotto il profilo politico. Nel Distretto di Vergato, come vediamo dalle percentuali, esisteva una maggioranza che aveva accolto le idee repubblicane, ma esisteva anche una forte opposizione che non tarderà a farsi sentire anche con azioni vandaliche. La nuova amministrazione anche se grandemente più avanzata aveva portato un notevole sconvolgimento e aveva abbattuto molti privilegi. Questo giuramento ebbe una vita breve e forse causò qualche danno a chi lo pronunciò; tre mesi dopo (3 giugno) gli Austro/Russi entrarono in Bologna rimettendo tutto in discussione; che Paolo Veggetti ne sapesse qualcosa?
1) Dopo l’entrata delle truppe Napoleonice in Bologna (18 giugno 1796) i territori occupati dai francesi vennero divisi in Dipartimenti, questi in Distretti e i Distretti in Comuni. Vergato assieme a Porretta e a Castiglione dei Pepoli, fu sede di Distretto a cui facevano riferimento 29 Comuni: Affrico, Caprara 5. Martino, Calvenzano, Carviano, Cereglio, Grizzana, Labante, Liserna, Montecavaloro, Musiolo, Radiano, Salvaro, Susano, Tavernola, Veggio, Verzone, Vigo, Vii/tana, Monteacuto Ragazza, Prunarolo, Pian di Setta, Savigno (S. Biagio, S. Prospero, S. Croce), Vimignano, Savignano, Prada, Casaglia di Caprara, Casigno.
2) Si chiamava così perché il suo territorio, si estendeva al di qua delle Alpi. Fu creata da Napoleone, dopo Campoformio, nel luglio 1797 unendo la Lombardia, alla Cispadania che fu così soppressa dopo una breve vita.
3) La lettera dell’Archivio di Stato riporta nome e cognome di chi giurò; ne riporto alcuni: Affrico: Luigi Chinni giurò, Giacomo Gentilini giurò; Calvenzano: L. Lamberti non giurò, Franco Gambari assente; Carviano: A. Mingarelli giurò, B. di Felice Chinni giurò; Cereglio: Andrea Calzolari giurò, Bartolomeo Parazza giurò; Grizzana: G. B. Carboni non giurò, G. M. Mingarelli non giurò; Liserna: Giacomo Bettini giurò, Franco Fornasini giurò; Radiano: G. Marchi giurò, Paolo Pedrini non giurò; Susano: Pier Matteo Pedrini Pres. provv., Dott. Luigi Guzzini giurò; Tavernola: Clemente Bolognini giurò, Fr. Ant. Boni giurò; Prunarolo: G. Batt. Carboni giurò, G. Mascagni giurò.