L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese aderisce all’Istituto Parri

VN24_Romano Franchi_012015/10/01, Vergato – L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese aderisce all’Istituto Parri: un impegno a tutela della memoria storica

L’Istituto che ha sede a Bologna svolge attività di ricerca, formazione, conservazione e promozione del patrimonio culturale e della conoscenza della storia dell’età contemporanea.

L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ha deliberato l’adesione all’Istituto per la storia e le memorie del Novecento Parri Emilia-Romagna.

La Deputazione regionale per la storia della Resistenza, che si sarebbe trasformata nell’Istituto Parri Emilia-Romagna, nacque a Bologna, per iniziativa di un gruppo di intellettuali e di protagonisti dell’Antifascismo e della Resistenza. Le sue finalità, coerenti con gli indirizzi stabiliti nel 1949 per l’Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia da Ferruccio Parri, erano quelle di raccogliere le memorie e la documentazione di tutto ciò che aveva costituito, nelle forme e nelle espressioni più diverse, fra gli anni Venti e il 1945, l’opposizione alla dittatura e alla guerra fascista. Un’azione più che mai necessaria, in vista di una futura opera di ricostruzione storiografica e di educazione civile alla memoria collettiva, anche perché ben difficilmente le tradizionali istituzioni storico-archivistiche, bibliotecarie e accademiche avrebbero potuto occuparsi della ricerca e della salvaguardia delle tracce diffuse che la scelta e l’azione di tanti uomini e tante donne “comuni” avevano lasciato e dei “percorsi di memoria” che avevano aperto.

L’Istituto svolge attività di ricerca, formazione, conservazione e promozione del patrimonio culturale e della conoscenza della storia dell’età contemporanea. Fonda la propria attività sui valori ispiratori dell’antifascismo e della Resistenza, su quelli espressi nella Costituzione della Repubblica Italiana, e fa propri gli ideali di democrazia, libertà e pluralismo culturale con la finalità di rispondere al bisogno diffuso di conoscenza storica e di educazione a una cittadinanza consapevole, attraverso la riflessione storico-sociale e le metodologie e la pratica della didattica della storia.

Diversi sono i compiti che l’istituto svolge. Si va dalla promozione di studi e ricerche di storia contemporanea, in ambito locale e nazionale, alla raccolta, conservazione e valorizzazione delle fonti per la storia contemporanea, con particolare attenzione alla storia del movimento di liberazione in Emilia- Romagna, dell’antifascismo e dell’età repubblicana.

Ma non solo: l’istituto, che è ordinato su base associativa, svolge attività di pubblico servizio culturale e di divulgazione storica, formazione e aggiornamento dei docenti, di ricerca, mediazione e consulenza didattica, anche in collaborazione o in convenzione con gli enti locali, le istituzioni scolastiche, e con il mondo della scuola e della formazione.

“Non solo abbiamo deciso di aderire – spiega Romano Franchi, sindaco di Marzabotto e presidente dell’Unione dell’Appennino – perché riteniamo che le finalità dell’Istituto Parri rispondano perfettamente alle nostre intenzioni, ma abbiamo deciso di aderire insieme, come Unione e non come singoli comuni. E questo perché la progressiva unificazione delle funzioni e dei servizi comunali passa anche la condivisione di ideali e valori comuni quali quelli di democrazia, libertà e pluralismo culturale.”

L’Unione aderisce con una quota pari a 3.500 euro, con una riduzione del 50% delle quote di adesione che sarebbero state previste per i singoli Comuni singoli.

“Nel ringraziare tutti i Sindaci dei Comuni dell’Unione –  commenta il vicepresidente dell’Istituto Parri Andrea Marchi – voglio sottolineare come possa essere importante l’adesione dell’Unione all’Istituto, per conto dei Comuni aderenti. Con una cifra ridotta (che non è cosa trascurabile di questi tempi) tutti i Comuni possono usufruire dei servizi del Parri, nei diversi settori della didattica storica, della disponibilità libraria e archivistica, nella ricerca storica (nei prossimi giorni il volume dedicato a Dante Cruicchi curato dall’Istituto sarà presentato alla Camera dei Deputati a Roma). Il nostro impegno sarà quello di offrire la massima disponibilità e qualità del lavoro che sarà richiesto”.

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