Ex Colonia “Stella Mattutina”, basta tentennamenti, evitiamo i crolli!
2016/02/03, Labante – Una realtà significativa che non deve concludersi con un cartello; qui c’era!
Lo stato di abbandono segnalato da anni di incuria, continua. Chi sono i proprietari? Chi può intervenire? Conviene che crolli tutto per non pagare tasse o è meglio che si conservi un patrimonio legato non solo alle vicende della famiglia dei conti Nanni Levèra, che tra l’altro hanno dato il nome alla piazza principale di Castel d’Aiano, ma è legata ai ragazzi che qui sono stati in colonia. Un patrimonio per gli abitanti che con la colonia in movimento ne hanno ricavato benefici economici non trascurabili.
Solo Rocchetta Mattei? I piani di rilancio del turismo in montagna perchè non possono comprendere anche la Stella Mattutina? Possono gli amministratori di Castel d’Aiano ma anche dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, portare in Città Metropolitana questa situazione?
Il mancato intervento del ministro Galletti, presente alle Grotte di Labante ma non accompagnato in visita alla ex colonia ha sconfortato alcuni labantesi che portano all’attenzione dell’Unione dei Comuni questo patrimonio sulla strada dell’oblio. ( http://vergatonews24.it/2014/02/25/stella-mattutina-splendore-e-degrado-di-una-perla-del-nostro-territorio/)
Ecco la lettera con l’appuntamento per sottoporre all’attenzione dei cittadini questa grave situazione;
ALL’INCONTRO CHE SI TERRA’ GIOVEDÌ’ 4 FEBBRAIO 2016 ALLE ORE 20.30 PRESSO LA SEDE DELLA PROLOCO DI LABANTE
Labante, 26 gennaio 2016
Alla c.a SINDACO DI CASTEL D’AIANO SALVATORE ARGENTIERI,
al PARROCO DON PIETRO FACCHINI alla PROLOCO DI LABANTE e ai CITTADINI DI LABANTE
Gent.mi,
sottopongo alla vostra attenzione il problema del degrado di Stella Mattutina, anticamente sede estiva e poi permanente dei Conti Nanni Leverà e poi passato in proprietà all’ODA (Opera Diocesana di Assistenza) che ne fece per molti anni una colonia estiva per bambini provenienti da tutte le regioni italiane. Dopo varie vicende e ipotesi di vendita a privati attualmente non se ne conoscono le sorti e chi sia l’attuale proprietà. Tutto è fermo e gli edifici storici e il parco circostante risentono fortemente dell’incuria e dell’abbandono.
Vorrei sollecitare l’amministrazione comunale e le associazioni del luogo e tutti i cittadini a considerare la possibilità di puntare i riflettori su questa luogo e informare tutti della situazione di noncuranza e disinteresse e cercare un dialogo con la Curia bolognese e con il nuovo Vescovo Mons. Matteo Maria Zuppi per capire se si possano trovare soluzioni al riguardo.
So bene che sono state fatti già in passato appelli dei cittadini (anche in occasione di visite pastorali nel 2001 di Mons. Ernesto Vecchi e nel 2007 di Mons. Carlo Caffarra) per portare l’attenzione sulla gravità di questa situazione.
Nell’ultimo anno in verità qualche passo avanti è stato fatto con l’accatastamento di tutto il complesso da parte di un ingegnere incaricato dalia Curia bolognese ma senza che questo abbia dato seguito a nuovi sviluppi.
Personalmente penso che non ci si possa rassegnare a questa situazione di indifferenza. Chiedo pertanto un incontro con il Sindaco, il Parroco e con l’Associazione Proloco di Labante per parlarne e trovare insieme la possibilità di riportare il problema all’attenzione di tutti e soprattutto degli attuali proprietari.
Grazie per l’attenzione,
Virgilio Cioni
Foto; Cristina Sabattini