(E)migrante – Leggiadrina
2016/05/04, Vergato – Non solo zirudelle in dialetto, ma poesie e racconti, l’attività di Leggiadrina non si è mai fermata, Il tema di questa poesia è quotidiano. Immigrazione o migrazione, continua e giornaliera riempie le cronache su giornali e tv, ma… bisognava pensarci prima, dicono adesso, Leggiadrina , in effetti, un pensiero sopra lo aveva fatto… era il 1998.
(E)migrante
Che vuoi tu?—Cerco lavoro, signore,
la vita, là nella mia terra, è dura.
Come osi se la tua pelle è scura?
Ma la fame, lo sai , non ha colore
Quando preghi è un altro il tuo Signore.
Dio vede e ascolta ogni creatura.
Lo s’invoca con varia dicitura,
ma risponde a un sol nome; Amore.
Differente è l’odor della tua pelle
E neppure sai parlare come me.
Diverse razze van sotto le stelle,
vario è il linguaggio pur senza un perché.
Ma tu, chi sei tu sotto quella pelle?
Sono un uomo, un uomo come te.
Leggiadrina (1998)