Ancora sul canone RAI – Le precisazioni di Marco
2016/05/06, Vergato – Interessanti considerazioni su un argomento di attualità e che interessa praticamente tutti i cittadini italiani possessori di un contratto di fornitura elettrica…
Nell’esempio 2 visibile a questo collegamento, relativo all’ipotesi di dichiarazione di esenzione di NON possesso di apparecchi atti o adattabili alla ricezione….
l’Agenzia delle Entrate di fatto costringe il dichiarante, intestatario del contratto di fornitura di energia elettrica, a dover dichiarare il NON possesso di apparecchi anche per conto del rimanente nucleo.
Ebbene, io trovo che un televisore non possa e non debba essere ricondotto al regime patrimoniale della comunione/divisione dei beni.
Un conto è un contratto di affitto o un’acquisto di immobili/terreni.
Un conto la libertà di acquistare un televisore (anche da 7 pollici) da parte dei componenti il nucleo familiare diversi dall’intestatario la bolletta elettrica al netto dell’obbligo di assistenza in capo al percettore di reddito che ha obblighi civilistici di mantenimento del Nucleo faniliare.
Qualora l’Agenzia faccia tana al residuale nucleo familiare non vedo come il dichiarante poi possa passare i guai giudiziari e amministrativi per conto terzi. Mi riferisco al caso della moglie o del figlio (non intestatari del contratto di fornitura elettrica ma facenti parte del nucleo familiare del dichiarante dell’esempio 2 di cui sopra) che in autobus stanno guardando la tv piccola a 7 pollici e, a bordo dello stesso mezzo ci sia presente anche un funzionario Rai.
Marco che fa solo domande ma non pensa nulla su quello che legge. (Fabbriani sa cosa voglio dire).
Noi…no!