Vecchi soprannomi vergatesi – Parte 9 – Quelli che cominciano con la M e la N

VN24_Lenzi Sergio_Grigio_1-02-042016/06/10, Vergato – Ritorna Fernando Diamani e i suoi amici con i… vecchi soprannomi vergatesi, quelli che cominciano con la M e la N. Una passeggiata nel passato dove le persone erano identificate e riconosciute da tutti con un soprannome che lo distingueva da omonimi, ne collocava la discendenza o il luogo di provenienza ne rimarcava le caratteristiche e lo rendeva unico. Il soprannome prendeva il sopravvento sul nome e cognome e rimaneva per sempre anche dopo il passaggio su questa terra. Al pari i nomi dei campi, altra ricerca in corso, che segnava ancora di più l’uomo e il territorio. Se chiedevi dove si trovava una persona non ti veniva detto … nel campo o nel bosco… ma il nome del luogo e subito sapevi dove raggiungerlo… Ariàz, Pradòl, i Sartòn, al Caivèn, Casèla… etc… etc…

M

Marcantò Chi non ricorda il mitico Stefanelli conte della Rocchetta? Era un personaggio pressochè unico e quando faceva pubblicità alla sua Rocchetta con il variopinto pulmino faceva girare increduli gli automobilisti della Porrettana !!
Manela Era il rude sega legna della Viazza. Ricordo sempre le “Strapazzate” che dava alla moglie che aveva il compito di allungargli la legna; o che era troppa o troppa poca insomma non la trovava mai pari (come si suo dire)
Midi Era un Maldina da sempre abitante vicino al greto del Vergatello. Era babbo di Enzo di “Bisteca”della Lucia e di “Riccardeina”e ha sempre lavorato nella Fornace di calce alle Fornaci appunto.
Magnanafta
Manganlò Era Tommaso Sibani il padre di Giuseppe, il meccanico, nonno di Sergio con officina in via Paltano. Il figlio Giuseppe era molto ingegnoso tanto che inventò le sagome mobili nel tiro a segno, congegno che fu adottato dalle federazioni di tiro e dal comitato olimpico. Anche lui era frequentatore del Bar Gatti dove dispensava giudizi a destra e a manca; in poche parole un tuttologo.

Tommaso era soprannominato Manganlò perchè col suo fisico possente metteva in moto al primo colpo i motori con la manovella…appunto!

Margnucc Era il babbo di Armando e abitava nelle case popolari di via Minghetti.
Mariò ed beloca Era un Gentilini babbo di Valerio Renzino e Daria e abitava logicamente nella casa dei “Beloca”in via Minghetti. Faceva anche lui il mediatore di bestiame e negli ultimi tempi per problemi al cuore andò ad abitare al primo piano nella casa del dott. Della Valle. Sua moglie era la Maina una signora mite e gentilissima.
Melga Era cantoniere dell’ANAS ed ha sempre abitato alla Tabina.
Mazzlarein Era Gianni Nanni il macellaio ma contrariamente a quel che si pensa sembra che il nome non derivi dal mestiere ma dal suo modo di giocare a calcio; difatti ha giocato per lungo tempo nel Vergato.
Mariò ed Visenz Di lui vi so dire poco ricordo solamente che essendo un appassionato pescatore prima di applicare il “bigattone” all’amo lui lo teneva in bocca tanto da avere sempre le labbra nere come il catrame!!!!!
Mingò Sò che era appassionato cacciatore ed abitava ultimamente all’America.
Marcantein Era Nildo Neri ed abitava a “Casa del prete”; era babbo di Remo, Enzo, Carlino e Luisa e come dice il nome mercanteggiava nel bestiame. Ricordo sempre la sua stalla in via Paltano proprio di fronte a noi.
Miglianein Era un senza famiglia e viveva dove gli capitava. Era una macchietta e  una volta in occasione del derby calcistico Vergato Pioppe fu tinto completamente di nero e fu presentato dal Vergato come un oriundo.
Maresciall Stavolta diciamo è e non era perché Maresciall è vivo e vegeto con tanto di morosa; è un Poluzzi ed abita nel palazzo dove c’è lo studio Nicoletti.
Murett Altro soprannome di vivente perché il Moretto  abita a “cà del prete”. Grande trifolino e ortolano e storiche erano le dispute fra lui e Zereni Gianni sulla qualità della propria produzione che si tenevano al bar Gatti.
Moschetone Era un fratello di Giorgio e Vittoria Satalino e come il babbo ha fatto la carriera nei carabinieri.
Maschio Era il babbo di “Bombo” e Paola. Credo che abitasse a Cà Dorello o perlomeno lì ci aveva una casa.
Matàr 1 Chi non ricorda Matar? Che personaggio; scherzoso e sorridente aveva sempre la battuta pronta. Il suo forte però era il raccontare le barzellette.
Matàr 2 Matar 2 era logicamente il figlio di Matar, dal babbo aveva preso il carattere gioviale e allegro e sempre pronto allo scherzo. Faceva il pavimentista ma nel periodo della caccia faceva fatica a rispettare gli impegni con i propri clienti. Giocò nella squadra del Vergato della quale divenne anche presidente.
Marleina (Grizzana) Era un tipo alla “Miglianein” cioè senza fissa dimora o perlomeno della dimora si dimenticava quando veniva Vergato perché prendeva delle sbornie che gli duravano parecchi giorni. Sinceramente io credo di non averlo mai visto sobrio !!!!

Vecchi soprannomi vergatesi

N

Ninni 1 Era Benini babbo di Angela e Lella. Era un provetto muratore e per tanti anni ha lavorato a Bologna con le migliori imprese di costruzioni edili. Era anche lui gran frequentatore del bar Gatti dove si distingueva per la sua simpatia e bonarietà.
Ninni 2 Era conosciuto come l’uomo del camper tanta era la passione con cui accudiva il suo mezzo che lo ha accompagnato in tanti viaggi per l’Italia. Il suo garage era il ponte in via Paltano e non passava giorno che non facesse visita al suo mezzo. Nell’età lavorativa aveva svolto il mestiere di taxista.
Napoleò Altro grandissimo personaggio Vergatese conosciuto da tutti i suoi paesani ma non solo. Era il fabbro alla Palazzina attività continuata dal figlio maggiore “Checco”. Gli altri due figli erano “Micio” e Morena . Era persona simpaticissima e quando si recava in gita in pullman intratteneva tutti i compagni di viaggio con le sue famose barzellette e storielle. Era anche un grande sportivo e correva con la società La Luméga. Portò a termine la corsa di 100 Km da Firenze a Imola fra lo stupore generale. Aveva 80 anni!!!
Nusi Era il fratello di “Curvec” e babbo di Franco che lavora a Porretta da barbiere. Anche lui era un provetto muratore e abitava dietro al cinema nuovo.
Nannuz Era il falegname con laboratorio di fronte a Rizzi. Epiche le mangiate che organizzava nella sua seconda casa alla Casetta con Canone Plipli al Zio e tanti altri che si protraevano fino al mattino !!!
Nèsi Era uno della compagnia di Zolo “Cicio” e si era trasferito in alta Italia. Però appena poteva tornava a Vergato dove aveva tantissimi amici.
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