Sandro di Roncofamone – Che bestie!
2016/06/28, Vergato – Due foto dall’album dei ricordi di Nerina Chinni, il babbo Sandro con la pipa in bocca e gli animali della sua stalla. Chi ha avuto a che fare con questo periodo ne riconosce subito la cura, la pulizia praticata ogni giorno con la strigliatura e l’abbondanza del cibo visibile per la pelle ben “tirata”. Il fienile imponente sta a dimostrare l’aiuto di queste mucche per il trasporto e la sopravvivenza della famiglia prima dell’avvento delle macchine agricole, bambini e bambine come erano nelle case di una volta a sedere per terra incuranti della dimensione degli animali vicini e l’orgoglio di Sandro a farsi fotografare con i suoi animali, prima le volpi poi i cani, ora le mucche o vacche o “le bestie” come si diceva da queste parti, sembra dirci; avete visto che roba che ho io? Forse Nerina ne ricorda ancora i nomi; Bianchina, Stella, … dopo i soprannomi… anche sui nomi degli animali come sui campi ci sarebbe da scrivere un romanzo… robe da Leggiadrina! Ogni persona, ogni animale ogni cosa aveva una sua identità unica e irripetibile. Bei tempi?