Il tempio crematorio di Lagaro non si farà: l’amministrazione comunale ascolta i cittadini riuniti in assemblea
2017/09/14, Lagaro – Il tempio crematorio di Lagaro non si farà: l’amministrazione comunale ascolta i cittadini riuniti in assemblea.
Un’assemblea tenuta a Lagaro lo scorso 12 settembre, voluta dall’amministrazione comunale, ha portato ad un responso ampiamente negativo, dovuto forse anche ad un’opinione che nel paese si era formata già prima di avviare il percorso.
Nella serata di martedì 12 settembre si è tenuto a Lagaro, una frazione di Castiglione dei Pepoli, in un palazzetto dello sport gremito di persone, l’annunciato incontro pubblico voluto dall’amministrazione comunale per approfondire la proposta ricevuta da una azienda per la realizzazione di un tempio crematorio nei pressi del cimitero.
Il sindaco Maurizio Fabbri, vista la delicatezza del tema, aveva già avuto modo di spiegare che si trattava di una ipotesi che andava approfondita con i cittadini residenti, attraverso un percorso democratico condiviso che permettesse di valutare i benefici in termini occupazionali che l’investimento avrebbe portato sul territorio e gli eventuali aspetti negativi da prendere in considerazione.
E l’incontro ha portato ad un responso quasi univoco, vista la pressoché totale contrarietà al progetto emersa, dal momento che i partecipanti non hanno riscontrato possibili ricadute positive che potessero compensare la paura di rischi per l’ambiente.
Il sindaco e la giunta hanno quindi preso atto del parere espresso dell’assemblea annunciando l’arresto del percorso di approfondimento: l’operazione non si farà.
“Prevedendo le tensioni che la proposta avrebbe creato avremmo potuto dire di no subito, per evitare problemi” – commenta Maurizio Fabbri – “Ma come è accaduto nel caso di scelte apprezzate, come per la costruzione della nuova scuola, il nostro metodo di lavoro è quello di verificare tutte le proposte e farlo con i cittadini. Anche in questo caso abbiamo fatto così, dimostrando quello che abbiamo sempre sostenuto, che cioè se un paese sceglie insieme, cresce insieme.“