La mongolfiera di Francesco Zambeccari nel cielo di Vergato

2017/12/06, Vergato – Invia Umberto Bernardi; La mongolfiera di Francesco Zambeccari nel cielo di Vergato

Tra gli spettacoli, unico e stupefacente, non scenografico ma tragicamente reale, che commosse gran parte della montagna vergatese fu quello che, nel pomeriggio del 21 settembre 1812, ebbe come palcoscenico il cielo e attore, solitario, enigmatico un globo illuminato dal sole ormai verso il tramonto dietro le colline occidentali del Reno.

Era il globo areostatico o mongolfiera che Francesco Zambeccari fece innalzare poco prima a Bologna.

Dopo avere “traversato questo orizzonte (vergatese) a molta altezza da nord ovest a sud est” facendo tenere il naso per aria e l’animo sospeso a tutti i vergatesi, cadde vicino a Veggio, nel comune (allora) di Tavernola.

(…) Stupore, meraviglia e anche festa perché la gente non conosceva che dietro a quel volo si fosse consumata una tragedia.

L’aerostato, che ospitava l’animoso Zambeccari e il suo amico Bonaga, sbattuto da un colpo di vento contro la cima degli alberi nel prato dell’Annunziata da dove si era appena levato, si incendiò.

Bonaga si buttò giù subito, anche Zambeccari si buttò, ma troppo tardi e la caduta gli fu letale.

Il fatto è tratto da “Vergato” di Paolo Guidotti.

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