La Rossa del Vergato è una serva che cerca padrone

La rossa…come la vede Umberto

2018/04/11, Vergato – La Rossa del Vergato nell’introduzione di Bertoldo, la Rossa come Brighella della Commedia dell’Arte servo astuto e intrigante. Scrive  Giampaolo Dossena nell’introduzione di Bertoldo e Bertoldino col Casasenno di Adriano Banchieri.

GiIulio Cesare Croce e la realtà popolare

Giulio Cesare Croce sceglie di vivere a Bologna che ha ormai visto scomparire ogni traccia di autonomia comunale. Terre del Papa dal 1512, tra la fine del Cinquecento e i primi del Seicento Bologna e il suo contado (quindi anche Vergato) sono un esempio perfetto di quelle condizioni neo feudali in cui è venuta a trovarsi più o meno tutta l’Italia. Il mondo artigianale a cui Giulio Cesare Croce apparteneva per tradizione famigliare si era progressivamente depauperato, erano scomparse le classi intermedie, restavano solo nobili e sottoproletari, lusso e fame. A tratti sembra che Giulio Cesare Croce ricordi e rimpianga una società dove le arti e i mestieri fiorivano con fierezza e libertà prosperità rinascimentale; di fatto, in tutti i suoi scritti prende la nuova, calamitosa realtà dei suoi tempi per quel che è. Si rivolge ai poveri, e ammonisce che;

L’umiliarsi è sembre bon;

Parla di se stesso, e mette subito le mani avanti:

Se scherzan, scherzo anch’io ma ai miei maggiori

         porto sempre rispetto, in ogni loco,

         e riverisco i miei superiori.

I suoi personaggi chiedono lavoro: la Rossa del Vergato è una serva che cerca padrone, la Simona della Sambuca cerca roba da filare, la Filippa da Calcara cerca roba da lavare (“Donne mie, son lavandara!”). Vantano la popria abilità professionale, in tutti i sensi (la Rossa del Vergato si offre anche come Kapò: se dipenderà da lei, gli altri servi non potranno certo “sguazzar a vivr a mach”, scialare e vivere a sbafo “ et tgnarò chiavà \ persin i sulfanin”, la Rossa terrà sotto chiave anche gli zolfanelli); sopratutto garantiscono che non faranno grane per i quattrini: “E del salari po \ a me rmet a vu”, dice la Rossa, per il salario poi mi rimetto a voi. E la Simona” Che per cont dal pagament \ al ni sarà da dì nient”, non ci sarà da fare nessuna discussione per il pagamento. E la Filippa: “del pagar poi la rimetto \ perché mai non fui avara”.