Stefano Pozzi – Il “Poeta del quotidiano” primo classificato a Formigine

2018/06/09, Vergato – Il “Poeta del quotidiano” primo classificato a Formigine.

Il 02 giugno 2018, nella “Sala Loggia” posta di fronte al Castello medievale di Formigine (MO), si è svolta la premiazione del Concorso Letterario “Parole e Poesia”, organizzato dal locale Centro Culturale “LA NUOVA POESIA” con il patrocinio del Comune di Formigine.

L’evento, giunto alla sua 10^ edizione, ha visto la partecipazione di 732 autori provenienti da tutto il territorio nazionale, che hanno concorso con le proprie opere nelle varie sezioni riservate alla poesia e alla narrativa breve.

Il vergatese Stefano Pozzi si è classificato al 1° posto nella sezione poesia a tema: “L’ACETO BALSAMICO” con l’opera inedita dal titolo: “Ode all’Aceto di Modena”, ricevendo in premio la pubblicazione gratuita di un proprio libro di poesie, la cui presentazione è stata curata dal Prof. Dario Mingarelli.

PRESENTAZIONE
a cura del Prof. Dario Mingarelli
Stefano Pozzi, un poeta del quotidiano, dell’osservazione, del fluire della vita in tutti i suoi aspetti.
Non trovi in lui un filone ben definito, preciso, che indichi una predilezione, un afflato particolare, una preferenza di soggetto, o una nicchia in cui potresti descriverlo con parametri certi. Non esiste una scala che riporti a un preciso genere; nelle sue poesie, che ubbidiscono all’ispirazione più immediata e direi quasi spontanea, affiora il gusto della descrizione, della sorpresa offerta da imprevedibili circostanze, dal fluire della vita in tutte le sue espressioni.
Non solo la natura, ma l’uomo e il suo agire vengono “fotografati” dalla profonda intuizione che trasforma ogni dato, anche il più banale, in riflessione poetica. La lingua fluisce senza preoccupazioni di carattere retorico o percorsi aulici; è l’immediatezza che conquista nella lettura fluida, compatta, che porta diritta al cuore. Dinnanzi a qualsiasi azione, soggetto, paesaggio o avvenimento, ecco spuntare il miracolo della poesia; gli stati d’animo si accendono, i sentimenti vengono calati sulla pagina con grande spontaneità e direi leggerezza. In questa visione, ogni momento creativo è a sé stante; ogni lirica è compiuta e va considerata come un unicum di ispirazione. Ecco perché la lettura di queste poesie non è mai ripetitiva o scontata, fluisce, si adegua, vive e gode della novità.
Ancora un elemento di giudizio mi preme sottolineare. Sappiamo come le varie epoche della nostra letteratura siano caratterizzate da riferimenti stilistici, di contenuto ed anche da indubbi riferimenti dettati dalla moda, potremmo dire, laddove l’autore non si abbandonava ad espressioni di lirica pura. Nei testi di Stefano Pozzi vedi l’attualità sublimata; i contenuti mai rimangono circoscritti alla cronaca, ma diventano elemento di afflato e riflessione.
Un sentire poetico nuovo, che unisce l’ispirazione alla descrizione, la poesia alla quotidianità.

Ode all’Aceto di Modena
Sei forte Aceto,
sei Balsamico,
più della stessa storia
che così tanto nobile
da secoli ti porti.
Nella tipicità
che in tutto il mondo
ti distingue,
per invecchiare lento
rimani chiuso
nel legno delle botti,
facendoti aspettare.
Nella soffitta asciutta
riposi nel silenzio;
riuscendo a equilibrare
l’acidità che hai dentro,
tanto da diventar più denso.
Con la temperatura giusta
e il tempo,
maturi tutta la dolcezza
che trattieni,
fino ad uscire adulto
dalla tua Acetaia,
per trasformarti infine
in ottimo alimento.
Tradizionale come sei,
dalla bottiglia ti concedi
solo a gocce;
accompagnato dal profumo
che sprigioni,
così da sempre originale,
ci stupisci.