Rinnovata la stazione di Vergato, più accessibile e funzionale e integrata nel piano urbano metropolitano
La cittadina vergatese ha festeggiato la conclusione dei lavori che hanno rinnovato la stazione, iniziati circa un anno fa e per i quali sono stati investiti sei milioni di euro: la soddisfazione per i risultati ottenuti è stata condivisa da RFI, Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana, Comune di Vergato e pendolari
Taglio del nastro questa mattina Vergato per la stazione ferroviaria, rinnovata e resa più accessibile e funzionale dai lavori di riqualificazione appena conclusi. «I lavori ci consegnano una stazione riqualificata: un risultato importante per il suo ruolo strategico rispetto alle attività economiche di Vergato, ma anche una risposta a quel migliaio di persone che ogni giorno la frequentano. La stazione poi rientra in un piano di riqualificazione urbanistica di questa area nel quale, il prossimo 7 aprile, inaugureremo l’opera del maestro Luigi Ontani» ha commentato il sindaco di Vergato Massimo Gnudi.
Oltre al sindaco, a presentare i lavori realizzati da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), c’erano l’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Emilia Romagna Raffaele Donini e il Direttore Produzione Emilia Romagna di RFI Vincenzo Cefaliello. Obiettivo dell’intervento, del valore di sei milioni di euro: migliorare l’accessibilità e la funzionalità della stazione, rendendone anche più gradevole l’utilizzo. La stazione di Vergato, sulla linea Bologna – Porretta Terme, oggi dispone di un secondo binario e di due marciapiedi protetti da pensiline, dotati di percorsi tattili e alti 55 centimetri – lo standard previsto a livello europeo per i servizi ferroviari metropolitani – per facilitare l’accesso ai treni.
Il collegamento delle banchine con il sottopassaggio è garantito – oltre che dalle scale fisse – da un nuovo ascensore sul primo marciapiede che sarà messo in funzione nei prossimi giorni e da una rampa che dal parcheggio adiacente al sottopasso raggiunge il marciapiede del binario due, completando così l’abbattimento delle barriere architettoniche. L’intero fabbricato è stato riqualificato: particolare attenzione è stata dedicata alla sala d’attesa, completamente rinnovata, e al sottopassaggio, reso più luminoso con l’utilizzo di rivestimenti di colore chiaro e un impianto di luci a led, dove un monitor, con aggiornamenti sui treni in partenza, fornisce ai viaggiatori un nuovo punto informativo. L’utilizzo di luci a led ad alta efficienza energetica, con sistema crepuscolare di accensione e spegnimento automatico, è stato poi esteso a tutte le aree aperte al pubblico.
Si comprende così l’entusiasmo dei cittadini accorsi per questa inaugurazione: per loro è stata anche l’occasione di conoscere meglio il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile della Città metropolitana di Bologna, che ha tra i suoi obiettivi l’accessibilità, la tutela del clima, la salute e salubrità dell’aria. Un piano che vuole facilitare l’interscambio tra diversi mezzi di trasporto, in cui la stazione d Vergato diventa un nodo chiave, grazie all’ampio parcheggio e alla vicinanza della stazione dei bus. La mattinata è stata aperta da Gianumberto Accinelli con il monologo “La natura senza autovettura” mentre i più piccoli sono stati coinvolti dal laboratorio “Alla scoperta dei bagagli sul treno“, sull’ecologia e la sostenibilità, a cura del Centro Antartide: hanno così potuto scoprire la rete e i servizi del treno, e più in generale di tutte le modalità di spostamento della mobilità dolce.
Anche la storia passata della stazione ha trovato una sua collocazione nell’ambito dei lavori. RFI, raccogliendo le richieste dell’amministrazione locale, ha infatti restaurato l’antico “rifornitore di acqua” ai treni situato sul retro della stazione. Da ora lo si potrà ammirare “in funzione” dalle 8 alle 14 e dalle 16 alle 20 grazie a un sistema in grado di riutilizzare la medesima quantità di acqua, evitando sprechi e riducendone la portata in caso di forte vento. Attorno al rifornitore, illuminato la sera, è stata predisposta un’area per la nascita di un vero e proprio giardino.
«Oggi abbiamo due marciapiedi standard alti secondo quanto previsto le norme europee, una sala d’attesa riqualificata, impianti luci a led, abbiamo abbattuto le barriere architettoniche» ha dichiarato Vincenzo Cefaliello di RFI. «Tutto ciò è stato possibile grazie alla preziosa collaborazione di diversi amministrazioni pubbliche che si sono messe insieme per migliorare i servizi ai cittadini“.
Raffaele Donini ha ricordato come la “cura del ferro” voluta dalla Regione stia dando i suoi frutti: Lega Ambiente nazionale, presentando il rapporto Pendolaria, ha dato atto che i passeggeri che usano il treno in Emilia-Romagna crescono dell’80%, mentre altrove calano. Soddisfatto anche Valerio Giusti che a nome dei pendolari ha rivendicato come furono i viaggiatori a battersi per preservare il secondo binario, quando, dieci anni fa, lo si voleva smantellare completamente. E furono lungimiranti, visto che oggi è tornato in funzione e ha già cominciato a rivelarsi prezioso nella riduzione dei tempi di percorrenza.
Fonte e foto; Ufficio Stampa e comunicazione Unione dei Comuni dell’Appennino