28/04/2020 Coronavirus in Appennino: I casi salgono a 84 (+2). Mascherine a 0,50 euro, dove e quando

2020/04/28, Vergato – PAGINA IN AGGIORNAMENTO CONTINUO con i dati che arrivano dalle ore 17,30 alle 21,00.

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Aggiornamento situazione dell’epidemia in Appennino con i dati Ausl, Regione Emilia Romagna e Protezione Civile e le videoconferenze o i messaggi video del giorno.

Coronavirus, l’aggiornamento: 24.914 i casi positivi in Emilia-Romagna, 252 in più rispetto a ieri. Sono 433 le nuove guarigioni per un totale di 9.439. In netto calo i casi attivi: -222. Quelli lievi in isolamento a domicilio sono 8.384 (-114)

Record di tamponi effettuati: 7.610 in più rispetto a ieri (172.589 in totale). In diminuzione sia i ricoverati nei reparti Covid (-66) che quelli in terapia intensiva (-19). I nuovi decessi sono 41. Arrivate 100mila mascherine alla Protezione civile regionale

 
28/04/2020 17:39

Bologna – In Emilia-Romagna, dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, si sono registrati 24.914 casi di positività, 252 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 433 (9.439 in totale) mentre i test effettuati hanno raggiunto quota 172.589, 7.610 in un solo giorno.

In netto calo i casi attivie cioè il numero di malati effettivi a oggi-222 rispetto a ieri (12.003 contro 12.225).

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Le persone in isolamento a casa, cioè quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi, arrivano complessivamente a 8.384, -114 rispetto a ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 228 (-19 rispetto a ieri). Diminuiscono anche quelli ricoverati negli altri reparti Covid (-66).

Le persone complessivamente guarite salgono a 9.439 (+433): 2.687 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 6.752 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 17 uomini e 24 donne. Complessivamente, in Emilia-Romagna sono arrivati a 3.472.

nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 3 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia, 3 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (nessuno nell’imolese), 2 nella provincia di Forlì-Cesena (i 2 nuovi decessi nel forlivese), 5 nel riminese. Nessun nuovo decesso nelle provincie di Ferrara, Ravenna e da fuori regione.

Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.918 a Piacenza (92 in più rispetto a ieri), 3.122 a Parma (10 in più), 4.593 a Reggio Emilia (8 in più), 3.609 a Modena (31 in più), 3.897 a Bologna (70 in più), 366 le positività registrate a Imola (2 in più), 909 Ferrara (4 in più). In Romagna sono complessivamente 4500 (35 in più), di cui 978 a Ravenna (8 in più), 877 a Forlì (nessun caso in più rispetto a ieri), 672 a Cesena (7 in più), 1.973 a Rimini (20 in più).

La rete ospedaliera: 4.458 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19 

Da Piacenza a Rimini, il piano di rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente ad oggi a 4.458 posti letto attivati per i pazienti Covid-193.980 ordinari (82 meno di ieri) e 478 di terapia intensiva, come ieri. Nel dettaglio: 514 posti letto a Piacenza (di cui 34 di terapia intensiva), 904 Parma (50 di terapia intensiva), 501 a Reggio Emilia (45 di terapia intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 1.049 tra Bologna e Imola, e dunque nell’area metropolitana (142 terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 a Ferrara (38 di terapia intensiva), 666 in Romagna, di cui 99 per terapia intensiva. Nel dettaglio: 178 a Rimini (di cui 39 per la terapia intensiva), 136 a Ravenna (di cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 102 a Cesena (di cui 26 per la terapia intensiva) e 40 posti letto a Villa Serena.

L’attività dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Dispositivi di protezione individuale

Dal Dipartimento nazionale della Protezione civile sono arrivate oggi ai magazzini dell’Agenzia regionale 100.000 mascherine FFP2 e 7 ventilatori polmonari per le terapie intensive.Il materiale verrà distribuito in base alle necessità del sistema sanitario regionale.

Sul sito del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono aggiornati i dati complessivi dei Dpi e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico Ada (Analisi Distribuzione Aiuti): https://bit.ly/2Yal5h5

Personale sanitario volontario da altre Regioni: 15 nuovi infermieri per l’Emilia-Romagna

Dall’inizio dell’emergenza sono arrivati in Emilia-Romagna quattro contingenti di infermieri (totale 69, di cui 15 ieri) e quattro di medici (totale 56).

Volontariato

Lunedì 27 aprile sono stati 878 volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna impegnati su più fronti; dall’inizio dell’emergenza, si sono accumulate 34.223 giornate complessive. Tra le attività più rilevanti, c’è il supporto ai Comuni per l’assistenza alla popolazione: esteso su tutto il territorio regionale, quest’impegno ha coinvolto 540 volontari (fra cui 150 scout Agesci). C’è poi il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto di campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas): 309 i volontari coinvolti. Le altre attività riguardano le funzioni di segreteria e il supporto logistico presso i COC (Centri operativi comunali) dei vari Comuni o le sedi dei Coordinamenti provinciali, e la sanificazione dei mezzi di soccorso nel parmense, in Val di Taro.

Prosegue l’attività di sorveglianza dei passeggeri in transito all’aeroporto Marconi di Bologna: questi ultimi sono volontari attivati a livello nazionale, direttamente dal Dipartimento Protezione civile.

Drive Through e Pre-Triage

Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell’Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (2, l’ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne’ Monti (RE), Guastalla (RE), due a Modena (di cui una davanti al PalaPanini svolge gli screening sierologici sulla popolazione), Bologna, Imola (BO), Cesena (FC), Forlì (FC), Bagno di Romagna (FC), Rimini (RN) e Faenza (RA).  Strutture che si aggiungono a tutte la altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

Sono  33 i punti di pre-triage attivi in Emilia-Romagna (11 davanti alle carceri, 23 per ospedali e cliniche): 3 in provincia di Piacenza (Piacenza città, Fiorenzuola d’Arda e Castel San Giovanni); 3 in provincia di Parma (Parma città, Vaio di Fidenza e Borgotaro); 3 in provincia di Reggio Emilia (Reggio Emilia città, Montecchio e Guastalla); 5 in provincia di Modena (Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città); 3 nella città metropolitana di Bologna (Sant’Orsola e Maggiore, e Imola); 2 in provincia di Ferrara (Argenta e Cento); 1 in provincia di Forlì-Cesena (Meldola); 1 in provincia di Rimini (Rimini città) e 1 nella Repubblica di San Marino (la postazione davanti all’Ospedale di Stato è composta dal pre-triage per i pazienti in ingresso e dalla nuova tenda per gli screening sierologici alla popolazione).

Una nuova tenda pre-triage verrà montata domani a Rimini, presso la Casa di cura “Villa Maria”, struttura convenzionata con l’Ausl della Romagna.

Ieri, lunedì 27 aprile, nell’area esterna dell’Ospedale di Stato di San Marino è stata installata una seconda tenda in modo da implementare il servizio di screening sierologico per il Covid-19 su un’ampia fascia della popolazione, anche in vista dell’apertura delle attività economiche. Si tratta di una tenda pneumatica a 4 archi, recuperata al CREMM (Centro regionale emergenza, mezzi e materiali) di Bologna e montata dai volontari del Coordinamento riminese, grazie alla stretta collaborazione tra il Servizio Area Romagna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e il Servizio Protezione civile della Repubblica di San Marino. La tenda è stata allestita in prossimità della precedente, già operativa dallo scorso marzo.

Donazioni

I versamenti vanno effettuati sul conto corrente IT69G0200802435000104428964, causale: Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus. /CV

I cittadini italiani hanno il diritto di pagare il prezzo giusto per una mascherina

Ho emanato un’ordinanza che ha fissato il prezzo massimo di vendita al consumo delle mascherine chirurgiche nell’esclusivo interesse dei cittadini; non ho mai pensato di dover fissare il prezzo massimo di acquisto delle mascherine. Penso che sia davvero importante comprendere e condividere questa differenza“.

Domenico Arcuri, Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19, conferenza stampa del 28/04/2020 alla Protezione Civile. 

I cittadini italiani che devono proteggersi dal virus hanno il diritto di pagare il prezzo giusto. Ma il mercato italiano ancora non è pronto, stiamo lavorando per strutturare una quota dell’offerta nazionale adeguata“.

Comune di Vergato – MISURE IGIENICHE PER GLI ESERCIZI COMMERCIALI
(D.P.C.M. 10/04/2020 Allegato 5)
1. Mantenimento in tutte le attività e le loro fasi del distanziamento
interpersonale
2. Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due
volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura
3. Garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria
4. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione
delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili
accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento
5. Utilizzo di mascherine nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in
tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire
il distanziamento interpersonale
6. Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto,
particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande
7. Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità:
a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie;
b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una
persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori;
c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b),
l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili,
differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita.
8. Informazione per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di
entrata.