DriveinVilla: a Villa d’Aiano arriva il primo drive-in dell’Appennino bolognese

2020/07/01, Castel d’Aiano – DriveinVilla: a Villa d’Aiano arriva il primo drive-in dell’Appennino bolognese

Due volte alla settimana in auto o con un plaid si potrà andare al cinema nell’incantevole scenario di Villa d’Aiano

La proloco di Villa d’Aiano (Comune di Castel d’Aiano) organizza la prima edizione di una rassegna cinematografica da gustare in un drive-in, proprio come nei film americani degli anni sessanta. Ma al contrario delle pellicole d’oltreoceano, il contesto che ospiterà le pellicole non sarà un grigio parcheggio, ma un prato immerso nel verde dei boschi su cui si affaccia il campanile seicentesco della vecchia chiesa di Villa d’Aiano. La rassegna si chiama “DriveinVilla”, si svolgerà tutti i martedì e i venerdì dal 7 luglio al 28 agosto, l’ingresso è a offerta libera. Nel perfetto stile del cinema a stelle e strisce non mancheranno poi gelati, bibite, patatine e popcorn.

I posti previsti per le auto sono 24, ma si potrà accedere anche a piedi, ma provvisti di plaid su cui distendersi per vedere il film. Occorre prenotare al numero 366 395 2688.

Il primo film è “Che bella giornata” di Checco Zalone, previsto il 7 luglio. La programmazione sarà interattiva, nel senso che volta per volta gli organizzatori proporranno alcuni titoli sulla pagina Facebook della proloco di Villa d’Aiano tra i quali si potrà votare per scegliere quello da proiettare. Tra le prime proposte figurano “A Beautiful Mind”, “Operazione Valchiria”, “Tolo Tolo”, “Andiamo a quel paese”, “Glass”, “Man on Fire”, “Jack Reacher – La prova decisiva”, “Revenant” (Redivivo).

«Si tratta di una iniziativa lodevole» commenta il sindaco di Castel d’Aiano Alberto Nasci «che speriamo porti le persone a scoprire il fascino del nostro territorio in piena sicurezza e nel rispetto del distanziamento. Sono pochi i drive in un contesto bello come quello di Villa d’Aiano»

La rassegna è organizzata in collaborazione con la ditta di Luca Lolli, tecnico dello spettacolo.

Fonte e foto: Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese