Sistema Museale MEMORIE D’ITALIA 1939-1945 Iola di Montese – Lo spiega Erminio Bernardi
2021/05/17, Vergato – Un viaggio nella storia e nelle vicende del territorio durante un periodo ben noto nella memoria della gente dell’Appennino: La guerra e la Linea Gotica.
Lutti e dolori nella memoria collettiva, ora solo ricordi attraverso gli oggetti. L’impegno dell’Associazione “Il Trebbo” col suo Presidente Erminio Bernardi nonchè direttore del Sistema Museale che ci ha accompagnato nel giro illustrativo. Un giro “corto” per non far perdere l’occasione al visitatore di scoprire le sale dedicate attraverso oggetti recuperati dai volontari e donatori.
Nella prima parte qui pubblicata vediamo alcuni scorci delle sale dedicate all’esposizione Memorie d’Italia mentre nella prossima puntata vedremo il contenitore Raccolta di Cose Montesine dedicato alla CIVILTA’ CONTADINA, sempre accompagnati dal direttore, Erminio Bernardi.
La storia del museo
Il sistema museale di lola di Montese nasce nel 2011 ed è costituito da una serie di collezioni tematiche, composte da circa 4.000 oggetti, che si sviluppano su 16 sale per una superficie complessiva di circa 600 mq. e da alcuni percorsi che attraversano i campi di battaglia dove soldati Alleati e tedeschi combatterono nei mesi tra la fine del 1944 e i primi mesi del 1945 sull’ultima linea di difesa della Linea Verde II più conosciuta come Linea Gotica.
L’esposizione MEMORIE D’ITALIA è caratterizzata, sin dalla sua costituzione nel 2003, da una serie di collezioni, riguardanti specificatamente il periodo della seconda guerra mondiale, suddivise in sale dedicate ai vari eserciti che hanno combattuto in zona tra la fine del 1944 sino alla fine della guerra in Italia.
SENTIERI DELLA LINEA GOTICA – Il museo è circondato dai campi di battaglia che tra 1944 e il 1945 furono insanguinati dai combattimenti, che coinvolsero sia i soldati che la popolazione civile, in un inverno tra i più freddi a memoria d’uomo.
Oggi attraversano questi campi di combattimento i SENTIERI DELLA LINEA GOTICA che seguono i crinali e i boschi dove sono ancora visibili le trincee e i camminamenti degli opposti eserciti e dove è ancora possibile trovare qualche reperto bellico. Un percorso di riflessione tra castagni secolari e memorie che stanno svanendo nello scorrere del tempo.
Contatti e orari delle visite li trovate nei volantini qui sotto.