Frana di Ripoli – Continua fino al 2024 il monitoraggio

2021/11/05, Ripoli – San Benedetto Val di Sambro – Proseguirà fino al 2024 il monitoraggio del movimento franoso nonostante sia tornato quiescente.

Comune, Regione ed Autostrade hanno approvato un accordo nel quale si dà avvio al processo di declassificazione del movimento franoso di Ripoli e si prolunga sino al 31.12.2024 il monitoraggio del versante.

Alessandro Santoni

30 ottobre – E’ stato prolungato di altri tre anni di monitoraggio del movimento franoso che coinvolse l’abitato di Ripoli Santa Maria Maddalena e che ora per la Regione ha le caratteristiche per essere declassificato nuovamente quiescente, com’era prima dei lavori di realizzazione della variante di valico. E’ stato approvato dal Consiglio comunale di San Benedetto Val di Sambro, l’accordo operativo tra il Comune, la Regione Emilia-Romagna e la Società Autostrade all’interno del quale viene confermato che i controlli del versante proseguiranno fino al 31 dicembre 2024 (ossia 10 anni di post-operam e sempre a carico di Autostrade) e, parallelamente la Regione, considerate le attuali condizioni di stabilità del versante, si impegna a riclassificare il movimento franoso che interessò l’area su cui insiste l’abitato di Ripoli Santa Maria Maddalena come quiescente.

I dati acquisiti in questi anni hanno convinto esperti e tecnici della Regione sul fatto che tale versante sia effettivamente tornato in condizioni di stabilità. Nonostante questa rassicurante situazione, il sindaco di San Benedetto, Alessandro Santoni, ha insistito affinché, per motivi precauzionali di sicurezza, si prolungasse il monitoraggio della zona, la cui scadenza era fissata dal Protocollo al 31.12.2019. Questa caparbietà ha fatto sì che oggi si sia arrivati a questo importante risultato che impegna le parti e probabilmente metterà la parola fine ad una vicenda che ha preoccupato e non poco cittadini ed istituzioni.

Ricordiamo che il movimento franoso si riattivò in concomitanza agli scavi della nuova autostrada A1 (oggi Direttissima) che nel 2011 portò allo sgombero di alcuni edifici ritenuti pericolanti, nel novembre – sempre del 2011 – fu sottoscritto un protocollo operativo che impose ad Autostrade il monitoraggio puntuale della frazione al fine di garantire la sicurezza segnalando per tempo eventuali movimenti anomali, nonché indennizzare i proprietari immobiliari per i danni subiti dai fabbricati.

Questo il commento del Sindaco Alessandro Santoni: “Ritengo che questo sia un risultato importante per il nostro Comune e soprattutto gli abitanti di Ripoli; leggere dalla documentazione ufficiale che le rilevazioni fatte in questi anni hanno consentito di definire quell’area “non più frana attiva” ci fa tutti contenti, e ancor di più contribuirà al processo di valorizzazione della frazione tuttora in atto, processo che è partito da anni e che a breve vedrà l’inaugurazione dei primi interventi, e che trova in questo momento una importante base su cui ripartire con grande entusiasmo e senso di comunità. Su Ripoli, fin dall’insediamento nel 2019, la mia posizione e il mio impegno sono sempre stati chiari: cambiare l’approccio e la posizione del Comune rispetto agli anni precedenti al fine di garantire la sicurezza, il rapido risarcimento in favore di coloro che avevano subito danni ed avviare una serie di interventi di valorizzazione. Oggi posso dire che questi ‘obiettivi sono stati raggiunti: ogni proprietario è stato indennizzato, il versante è tornato in condizioni di sicurezza e verrà monitorato ancora per tanti anni, e gli interventi di valorizzazione sono tuttora in corso anche grazie a nuove ed ulteriori risorse che in questi anni come Amministrazione siamo stati capaci di recuperare. Ottenere un prolungamento di altri cinque anni di monitoraggio, in una situazione di tranquillità non era scontato, se si pensa che a suo tempo, nel pieno dei movimenti, l’accordo prevedeva un tempo analogo. Per questo devo ringraziare Prefettura e Regione che ci hanno sempre supportato ed accompagnato in questo percorso, ma anche all’interno di Società Autostrade, una società che di recente si è dimostrata aperta ad ascoltare le necessità del territorio molto di più rispetto a quanto non lo fosse stata negli anni passati”.

Fonte; Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese

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