Paolo Rossi – Vergato da collezionare: “L’album dei ricordi di un anonimo soldato” (1926)

2022/01/01, Vergato – Chi ben comincia… E chi meglio di Paolo Rossi può dare inizio al Nuovo Anno 2022 se non con una condivisione?

Sentiamo ancora nell’aria l’odore della Carsénta da l’ua che la nonna mandò al nonno migrante (la ricetta) proprio in occasione di un natale del 1910, poi le cartoline amorevolmente tramandate in famiglia o i racconti di sorgenti o alberi, infine un romanzo con persone e luoghi che passano dai racconti alle righe su righe e pagine su pagine: “L’EMOZIONE DI CONOSCERTI”

Paolo Rossi – Vergato da collezionare: “L’album dei ricordi di un anonimo soldato” (1926)

In questo articolo vorrei condividere con voi alcune immagini tratte dall’album fotografico di un anonimo soldato del 4° Raggruppamento Genio del distretto militare di Bologna che nell’estate del 1926 partecipò ad un campo di addestramento nei pressi di Vergato.

Senza ripetere ciò che è stato diffusamente scritto su Vergato News 24, ovvero di cartoline stampate tra il 1900 e il 1920 che mostrano gli accampamenti militari, le truppe schierate nella piazza principale del paese e le osterie piene di soldati,

Militari a Vergato – Ricordo della rivista di Vergato 1902

Paolo Rossi – Vergato da collezionare… “Accampato lungo il torrente Vergatello”

ecco invece alcune immagini che testimoniano le costruzioni che i giovani del 4° Raggruppamento Genio, stanziatisi probabilmente in un grande edificio dei “Serrini” di Vergato trasformato per l’occasione in caserma, progettarono e realizzarono per addestrarsi nell’alveo del fiume Reno tra le località “Chiusa” e “Madonna del Bosco” e lungo i pendii rocciosi della “Rupe di Calvenzano”.

Ponte forte in legno sul quale potevano transitare i veicoli pesanti (Serrini di Vergato)

Passerella sospesa sul fiume Reno e mulattiera (Rio Canè)

Teleferica per fronteggiare le difficoltà della guerra in montagna (Rupe di Calvenzano)

-in basso a sinistra si intravede il ponte di “Madonna del Bosco” –

Concludo con un aforisma dello scrittore Daniel Pennac:

Una citazione che sarebbe probabilmente piaciuta anche all’anonimo soldato del 1926, che per ricordare gli amici commilitoni e i lavori faticosi di quel periodo, creò con amorevole cura l’album fotografico che ho scovato recentemente in una bottega bolognese di antiquariato.

Buon Anno a tutti i lettori di VergatoNews24.it

                   Paolo Rossi

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