Paolo Rossi – Carnevale vergatese: “L’Urlo di Munch per le vie del paese”

2023/02/21, Vergato – Martedì grasso, ultimo giorno di carnevale 2023 ma a Vergato domenica 26 febbraio sfileranno a piedi in un corteo per le vie del paese le maschere con gettito di coriandoli e musica.

Giunge a proposito la foto e il testo che qui riproponiamo:

Paolo Rossi – Carnevale vergatese: “L’Urlo di Munch per le vie del paese”

Paolo Rossi, nostro collaboratore nonché autore del romanzo “L’emozione di conoscerti”, ci invia un’immagine inedita che racconta di due stravaganti “maschere a piedi” sfilate per le vie di Vergato in uno dei primi carnevali del dopoguerra.

Abbiamo così chiesto e ottenuto dall’autore, il permesso di pubblicare, anche, un estratto del capitolo “Giochi, football, rèclame e carnevale”, nel quale si fa cenno al “testone” di cartapesta qui raffigurato e che ricorda il soggetto urlante de “L’Urlo” del pittore norvegese Edvard Munch (1863-1944) simbolicamente utilizzato anche ai giorni nostri attraverso le faccine emoji dei social network più famosi al mondo.

Paolo Rossi, pronipote di Bartolomeo, il postino dalla lunga barba bianca di Vergato, nato agli albori del XX secolo, a seguito di un insolito ritrovamento di oggetti, fotografie e documenti nascosti, evoca la figura del bisnonno mai conosciuto e gli si rivolge con l’artificio retorico del “Tu”, intessendo una conversazione narrativa.

Breve estratto del capitolo “Giochi, football, rèclame e carnevale”:

 “Importante centro della Valle del Reno, Vergato è anche conosciuta per il carnevale che da decenni, in febbraio, vede sfilare i carri allegorici. Sei membro di una delle società carnevalesche e nelle sere d’autunno, con l’amico Giorgio Ferri detto “Peppe”, passate interi pomeriggi a costruire i mascheroni di cartapesta da indossare per le vie del paese nelle domeniche di carnevale.

In quei giorni di festa e di baldoria, delle due maschere che avete realizzato con impegno e pazienza, quella costruita da te tenta di riprodurre l’Urlo di Munch mentre quella del tuo amico Peppe raffigura un soggetto alquanto perplesso. E cosa rappresenta quel somaro a strisce bianconere, a mo’ di zebra, che tira il vostro carretto? Qualunque sia il vostro messaggio, è certo che quel povero asino avrebbe una voglia matta di rifilare un calcio a tutti e due.

Fa un freddo birichino; il monte di Carviano è ancora imbiancato dalla neve che si è accumulata nei mesi scorsi e stare dentro quei capoccioni di cartapesta non è piacevole.

Le sagome sono talmente pesanti che le spalle cominciano a far male. Per riuscire a respirare e per vedere dove mettere i piedi avete lasciato una fessura all’altezza del collo della maschera che impedisce la vista all’interno. Vi diverte da morire mettervi a gridare lì dentro sapendo che l’incavo della struttura amplifica le urla rendendole davvero sinistre! Mentre Peppe ha la faccia congelata e le labbra screpolate, tu sei protetto e riscaldato dalla fedele barba folta.

Siete veramente soddisfatti dei consensi raccolti tra la gente accorsa sia dalla valle che dai monti. Il grande lavoro dei mesi scorsi è sicuramente ben ripagato e la gratificazione è stimolo per pensare a qualcosa di ancor più sensazionale per il corso mascherato del prossimo anno.”

Paolo Rossi

Vedi anche l’articolo che racconta delle “maschere a piedi al Carnevale di Vergato:

https://vergatonews24.it/2018/02/03/carnevale-di-vergato-le-mascherate-a-piedi

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