Giuseppina Turrini – Emozioni: Ricordando mio nonno

2023/07/17, Labante – Castel d’Aiano – Un gradito ritorno su queste pagine di una personalità poliedrica che spazia dalla redazione di un mensile locale (al momento sospeso), alla fotografia, frutto di ricerca di spazi e luci dei paesaggi labantesi, alla scrittura di memorie e raccolte di vita, oggi ci sorprende con un ricordo intimo messo in versi.

Solo chi ha avuto esperienze simili può rivivere l’importanza e la fortuna di aver frequentato i nonni, questi personaggi a volte misteriosi, a volte emarginati, a volte insistenti, a volte inesistenti… Patrimonio culturale e famigliare che solo l’animo sensibile di chi scrive oggi, sa descrivere:

Giuseppina (Giusy) Turrini:  RICORDANDO  IL MIO  NONNO 

Con occhio ad un passato assai remoto, 

ancor  vedo il mio nonno: un buon caro vecchietto,

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tacito e garbato, dal mesto ma sereno sguardo,

che mentre della vita, gli volge il giorno a sera, 

gironzola in cortile, con passi incerti e lenti 

come fossero contati e sempre attenti.

S’appoggia sul bastone, greve, un po’ curvato,

gli pende sul davanti la sua vissuta giacca,

fino a sfregargli con l’orlo le ginocchia;

in testa ha il suo cappello dal tempo consumato,

che ai suoi baffetti bianchi or vien ben intonato.

E piccolina, or  mi rivedo ancora

rannicchiata fra le sue braccia, come fosse allora: 

son gracile bambina, protetta da quegl’arti ossuti, 

mentre mi perdo nel profondo dei suoi occhi scuri.

Ascolto le sue storie, mi riempio di racconti

or tristi, ora gioiosi, di guerre o avventurosi;

si mescola esperienza insieme all’innocenza.

Sfugge, dalla piccola mia mano, una carezza,

s’allunga fin lassù, alla candida sua nuca

per scender nella guancia ruvida e matura; 

di lui parole e voce ora perdon sicurezza,

si fan più dolci e roche mentre si commuove:

una lacrima lo sguardo gli ha offuscato,

col palmo se l’asciuga… ed io l’ho già abbracciato!

Un’intima emozione mi ridà al reale: 

di come il nonno ricordo, son nella stessa fase

e  sento in me ripetersi  il giorno della vita, 

che abbrevia le distanze e volgendosi al serale

il cuore intenerisce e all’animo addolcisce.

Or ti comprendo nonno! Rivivi in me ogni giorno,

poiché la sera fa capire ciò che il mattino non ha voluto dire. 

(Giusy 2023) 

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