Carabinieri di Monghidoro arrestano 52enne – Attenti alle truffe della falsa figlia

2024/07/0/, Vergato – 52 ENNE ITALIANO ARRESTATO DAI CARABINIERI: TROVATI IN CASA, SOLDI, DROGA E MATERIALE UTILIZZATO PER IL CONFEZIONAMENTO.
Provincia di Bologna: I Carabinieri della Stazione di Monghidoro (Comandate Interinale della Compagnia Carabinieri di San Lazzaro di Savena, Capitano De Donno Luigi) hanno arrestato un 52 enne italiano, celibe, pregiudicato, accusato di detenzione di sostanza stupefacente. L’attività che ha portato all’arresto nasce da una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Bologna, interpellata dai militari in merito all’attività di spaccio di stupefacenti risalente all’inizio dello scorso mese di giugno, all’interno della quale ha visto coinvolto il 52enne nel ruolo di pusher. Reso edotto del motivo della loro “visita”, i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione domiciliare a casa dell’uomo, al termine della quale hanno rinvenuto: una macchina utilizzata per il sottovuoto, una somma in denaro contante pari a euro 750, una busta di plastica contenente 416 grammi di sostanza inflorescenza del tipo Marijuana e un’altra contenente 2 panetti di Hashish del peso complessivo pari a 200 grammi. Il materiale rinvenuto è stato tutto sequestrato, l’uomo, invece, è stato arrestato. Dopo la celebrazione del rito per direttissima, il 52enne è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Allegato: Foto CC Monghidoro

ELEFONATE E SMS INVIATI DALLA “FINTA” FIGLIA: 55 ENNE ITALIANA RAGGIRATA E TRUFFATA DA UN 40 ENNE POI IDENTIFICATO E DENUNCIATO DAI CARABINIERI.
Castel Guelfo (BO): I Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo hanno denunciato un 40enne italiano, coniugato, già noto alle Forze dell’Ordine, accusato del reato di truffa. La vittima, 55enne del posto, si è rivolta ai militari della stazione di via A. Gramsci riferendo loro di aver ricevuto, durante un pomeriggio dello scorso mese di giugno, alcuni sms e telefonate sul proprio numero di cellulare. Nella circostanza, l’interlocutrice, facendo finta di essere la figlia della 55enne, le ha chiesto di ricevere una ricarica postepay pari a 920 euro, raccontandole di essere in difficoltà economica perché aveva smarrito il portafogli ed il cellulare. La donna, sapendo che la figlia si trovava all’estero in vacanza e, ipotizzando che potesse avere realmente bisogno di denaro, ha aderito alla richiesta avanzata dalla sedicente figlia, provvedendo così ad effettuare la ricarica. Durante la querela, la vittima ha raccontato di aver ricevuto, il giorno seguente al primo contatto avuto con la sedicente “figlia”, una telefonata da parte di un altro numero telefonico con una nuova richiesta di soldi, questa volta dell’importo pari a 980 euro; richiesta non accolta in quanto la donna, dopo essere riuscita a parlare con la “vera” figlia, si è resa conto di essere stata raggirata e truffata.
Ancora una volta, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna raccomandano la massima attenzione sul fenomeno delle truffe, soprattutto ai danni delle fasce deboli e ricordano che al link www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe<http://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/contro-le-truffe> è possibile consultare i consigli dell’Arma.
All. Foto d’archivio.

Fonte e foto; Comando Provinciale Carabinieri Bologna – Aliquota Comunicazione e Stampa

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