Sergio Bisonti, le mie nozze d’oro con l’argento (Vergato 1966-2016)
2016/04/12, Vergato – l’INVITO è per tutti, amici, conoscenti,clienti per condividere un’evento molto importante per Sergio Bisonti;
le nozze d’oro con l’argento
Sabato 23 aprile 2016
INVITO
Siamo lieti di invitarvi per festeggiare con noi le “Nozze d’Oro con l’Argento” della nostra attività. Siete tutti attesi presso la nostra sede in Galleria Primo Maggio, 39
a Vergato, dalle ore 16.30
PROGRAMMA
Vi aspettiamo per brindare insieme con un piccolo rinfresco allietato dalla musica dal vivo del quartetto “Lambrusca”
A tutti presenti verrà offerto un piccolo pensiero a ricordo della giornata
VI RINGRAZIAMO ANTICIPATAMENTE
Per la VOSTRA partecipazione
Sergio Bisonti s.a.s.
Oreficeria
Galleria Primo Maggio, 39
Grafica e Stampa
P.zza IV Novembre, 8/1
VERGATO (BO)
Le mie “Nozze D’oro” con l’Argento
Sono Sergio Bisonti , nato a Vergato il 19 marzo del 1944 in piena Linea Gotica e quest’anno la mia piccola azienda artigiana festeggia 50 anni di attività. Cinquanta anni non sono pochi, considerando che ne sono sempre stato il il titolare. Ricordo ancora il 16 Aprile 1966… quando appena ventiduenne, pieno di dubbi, paure ma anche di entusiasmo, andai ad effettuare l’iscrizione della mia neonata azienda presso gli uffici C.N.A. che all’epoca erano condotti solo da Armando Merighi e unica impiegata Rita Pezzulli.
Come cominciò il mio “Matrimonio con l’Argento”?
Nella maniera più impensata. Nonostante le mie origini contadine (cosa di cui mi vanto più che fossi nobile), come primo lavoro, a soli 16 anni, feci l’elettricista. Solo per qualche mese però, allora con l’inizio dell’inverno i cantieri edili chiudevano per il freddo e quindi fui licenziato. Mi crollò il mondo addosso, a quei tempi essere licenziato era una vergogna, tanto è vero che rientrando a Vergato
in treno da Bologna dove lavoravo, piangevo disperato perché non sapevo come dirlo a mio padre.
Fortunatamente mio padre Clodoveo, che faceva il muratore, conosceva i problemi invernali dell’edilizia
e mi rincuorò. Cessata l’esperienza “elettrica” i miei genitori fecero domanda alla I.L.M. gruppo Maccaferri con sede a Vergato. Allora era una sistemazione molto ambita, si lavorava a Vergato, ed era una ditta solida. Accompagnato da mia madre Marcella fui ricevuto dal direttore Damiani il quale disse che potevo già considerarmi assunto, ma però l’assunzione sarebbe avvenuta tre mesi dopo.
Tutti felici, aspettavamo il trascorrere dei mesi quando il mio amico e vicino di casa Giorgio Medici, con cui ero stato all’asilo e a scuola, mi disse che nell’argenteria di Bologna presso cui lavorava come apprendista cesellatore, cercavano un ragazzo.
Mentre attendevo l’assunzione alla I.L.M. avrei potuto approffittare dell’occasione, anche solo per
quei famosi tre mesi di attesa. Dato che all’epoca c’era bisogno di guadagnare qualcosa, accettai di buon grado.
Quando misi piede per la prima volta nell’Argenteria Scanabissi in via Capo di Lucca a Bologna, credevo di sognare: c’era chi cesellava statue, chi fondeva in forme di terra maniglie e parti di candelieri d’argento, chi lucidava, chi saldava, chi torniva in lastra. Mi sembrava di essere entrato in un mondo magico che avevo visto solo al cinema, era veramente una bottega artigiana come quelle del
rinascimento, mancavano solo il Verrocchio, Leonardo e Michelangelo.
La cosa mi prese in maniera assoluta, tanto è vero che non vedevo l’ora che venisse giorno per andare a lavorare in quel magico mondo. Di conseguenza, quando trascorsi i famosi tre mesi la I.L.M. mi comunicò l’assunzione, dissi ai miei genitori che preferivo di gran lunga rimanere in argenteria.
Non vi dico la reazione!
“COME! Un posto sicuro, vicino a casa, lasciare il certo per l’incerto…”
Ma la mia decisione era presa. Bruno Scanabissi il titolare dell’azienda in cui lavoravo (uomo a cui debbo tutto, che mi trattò come un figlio quando a 18 anni persi mio padre dopo una lunga malattia), dopo alcuni anni mi invogliò a “mettermi in proprio” garantendomi il lavoro e regalandomi le poche
attrezzature di cui avevo bisogno.
Cominciai a Vergato in un sottoscala del palazzo di Righi in via Marconi 10 dove abitavo. Più avanti mi trasferii in località Serrini ospite in un locale di mio zio Giorgio Morelli.
Successivamente comprai, con un mutuo decennale, il negozio di Piazza IV Novembre.
Passate molte primavere i miei figli Claudio ed Elena sono entrati in azienda e abbiamo formato la
Sergio Bisonti s.a.s., e con l’ennesimo mutuo abbiamo acquistato il negozio di Galleria 1° Maggio.
Il cerchio si è chiuso, dopo oltre cinquant’anni il mio negozio è esattamente dove c’era la zincheria I.L.M.
Avrei dovuto andare a lavorare lì… ironia della sorte la grande I.L.M. non c’è più e sulle sue sue ceneri
è sorta la mia piccola azienda. Che spero, magari senza di me, duri almeno altri 50 anni. Questa è la storia della mia Bottega Artigiana, sperando di non avervi annoiato, caramente vi saluto.
Sergio Bisonti
Progetto grafico e stampo: SB GRAFICA p.zza IV Novembre 8/1 - Vergoto (BO) tei. 051 62 18 582 - 347 76 90 501 moil: grofico@bisontt.net