Mezzini bike – Linea Gotica e Rocchetta le escursioni dal 30 giugno al 9 settembre
2018/06/27, Vergato – Cicloturismo : tutti i sabati e le domeniche dal 30 giugno al 9 settembre
La Linea Gotica
Percorso ciclo turistico di circa 39 km di media difficoltà dove si fondono storia e natura.
Lungo il percorso su strade asfaltate e sterrate potete scoprire l’importante periodo storico che ha lasciato tracce indelebili sull’appennino tosco emiliano, memoria e consapevolezza di un impegno ed un coraggio fuori del comune, che molti uomini e donne seppero dimostrare nel corso della lotta di Liberazione.
Linea Gotica ovvero sistema difensivo preparato dai tedeschi nel corso del 1944 lungo tutto il crinale appenninico per fermare l’avanzata alleata. La linea difensiva si estendeva dall’Adriatico al Tirreno, da Pesaro a Marina di Massa. Lunga 320 chilometri, tagliava in due l’Italia. La sua costruzione, il suo mantenimento, le battaglie che si combattono a ridosso di tale linea, determinano un periodo lungo, dai primi mesi del 1944 all’aprile 1945, durante il quale i territori circostanti e le popolazioni ivi residenti sono direttamente coinvolti negli eventi bellici.
Il percorso prevede la partenza da Gaggio Montano (BO) con passaggio dal centro storico e come prima tappa la visita al Faro, grande blocco ofiolitico che sovrasta il paese conferendogli un aspetto del tutto particolare. È attorno al Sasso che si sviluppa il caratteristico nucleo antico con le sue emergenze architettoniche e percorso da suggestive viottole. Nella seconda metà del ‘500 venne collocato sulla sua sommità un piccolo edificio con orologio e campana, che venne sostituito nel 1951 con l’attuale Faro dei Caduti della Montagna, dalla terrazza belvedere del quale si può godere uno splendido panorama.
Seconda tappa Santuario della Madonna degli Emigranti, situato sul crinale di Ronchidoso, a oltre 1000 metri di altezza, si attraversano boschi, castagneti e ampi prati. Fu eretto da mons. Meotti al centro di una vasta abetaia purtroppo devastata dalla guerra ma che, comunque, conserva specie botaniche rare. All’interno è custodito un dipinto su tela dei primi del Novecento raffigurante la Fuga in Egitto, esempio di tutti coloro che hanno dovuto lasciare la loro terra per cercare in paesi stranieri un lavoro e migliori occasioni di vita. Una lapide posta sotto il porticato, ricorda la costituzione della brigata partigiana “Giustizia e libertà” e la visita del Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scàlfaro (1982). Da non sottovalutare l’indicazione del Cason dell’Alta dove, in un piccolo sacrario, sono raccolti i resti di alcune delle vittime dell’eccidio nazista del 1945.
Si prosegue per raggiungere la terza tappa Monte Belvedere e il monumento alla 10a Divisione da Montagna. Questa vetta rappresentò uno dei principali baluardi difensivi tedeschi ai ripetuti attacchi di americani e partigiani. Soltanto il mattino del 20 febbraio 1945, dopo l’avvio di un importante Operazione e un’aspra battaglia, i “mountaineers” americani della 10a Divisione da Montagna riuscirono a cacciare i tedeschi dalla vetta. Il monte Belvedere era stato già conquistato per alcune ore nel novembre ‘44 dai partigiani della Divisione Modena Armando che dovette poi ritirarsi date le forze insufficienti a mantenerne la posizione.
Pausa pranzo all’aperto in agriturismo tipico con prodotti km 0 e rientro, attraversando la località Abetaia, previsto a Gaggio Montano verso le ore 17 su percorso misto.
Il percorso potrebbe subire variazioni.
Evento in collaborazione con Accademia Nazionale di Mountain Bike
Per informazioni e prenotazioni: Maria 347 4970664 – Luigi 393 9715829
Cicloturismo : tutti i sabati e le domeniche dal 30 giugno al 9 settembre
Borghi Antichi e Rocchetta Mattei
Percorso ciclo turistico di circa 40 km facile ed adatto a tutti tra storia, cultura e natura.
Il percorso prevede la partenza da Vergato (BO) per raggiungere la località Riola con il passaggio dalla chiesa di Santa Maria Assunta costruita tra il 1975 ed il 1980 su progetto dell’architetto finlandese Alvar Aalto. L’architetto si recò a Riola per la prima volta nel 1966 al fine di esaminare il luogo dove doveva sorgere l’edificio. La forma della chiesa a “binocolo rovesciato” fa sì che tutte le linee prospettiche che la compongono convergano idealmente nel punto centrale della Croce, compreso il Campanile, a significare che Cristo è il centro a cui debbono convergere i fedeli.
Si prosegue verso la prima tappa del percorso dove è prevista una sosta per la visita guidata: La Rocchetta Mattei. Costruita nella seconda metà del XIX secolo, mescola in modo eclettico stili diversi, dal medievale al moresco La Rocchetta fu la dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico autodidatta fondatore dell’elettromeopatia, pratica fondata sull’omeopatia. Il 5 novembre 1850 viene posta la prima pietra della Rocchetta e già nel 1859 è considerata abitabile, tanto che Cesare Mattei non se ne allontana più. All’interno della Rocchetta il conte conduce una vita da castellano medievale e arriva addirittura a crearsi una corte.
In prossimità della Chiesa di Santa Maria Assunta e della Rocchetta Mattei, in località Ponte di Verzuno di Camugnano, posto lungo il torrente Limentra, si apre verso il panorama del Sasso di Vigo e dei rilievi montuosi del Vigese e di Montovolo il Molino Cati sede dell’omonimo Museo, della Locanda e del Giardino didattico. Il percorso di visita inizia nel Mulino, raccontando il ciclo del grano, la sua trasformazione all’interno dell’impianto, la produzione della farina, del pane montanaro e la cottura nel forno a legna. Quindi prosegue nella Locanda con la degustazione dei prodotti tipici del territorio e nel Giardino didattico alla scoperta dei frutti antichi e delle erbe spontanee. Il complesso si inserisce in una cornice d’eccezione per qualità paesaggistiche, storiche ed architettoniche.
Terza tappa, La Scola, borgo magico che resiste miracolosamente al tempo. Già nel ‘200 sembra che fosse abitato, ma solo negli estimi del 1375 se ne parla e si nominano le famiglie che lo abitavano; percorrendo strade sterrate e tortuose si giunge a Montovolo, montagna facente parte del Parco provinciale di Montovolo-Vigese, area protetta estesa per circa 34 ettari e istituita nel 1972, che conserva molte specie animali e vegetali (carpino nero, castagno) importante anche dal punto di vista storico-artistico per i monumenti inclusi in esso. Il nome deriva probabilmente dalla forma rotonda e massiccia del monte, che ricorda quella di un uovo.
Pausa pranzo e rientro, su percorso misto, previsto a Vergato (BO) verso le ore 17.
Per informazioni e prenotazioni: Maria 347 4970664 – Luigi 393 9715829