La Cassa Rurale di Vergato (BCC) compie 110 anni
2015/03/11, Vergato – Centodieci anni e non li dimostra… domani 12 Marzo 2015 ricorrono i 110 anni della Cassa Rurale, l’attuale Banca di Credito Cooperativo di Vergato. Infatti con atto notarile del notaio Dott. Alessandro Zuccheri, il 12 marzo 1905 nasceva la Cassa Rurale di Depositi e Prestiti di Calvenzano e Malfolle. Un po di storia….
«…che in ogni parrocchia rurale o borgata agricola avesse, per pronta cooperazione del clero e dei cattolici, a fondarsi una Cassa Rurale cattolica di depositi e prestiti per sostenere l’agricoltura italiana e tutelare il risparmio del lavoratore».
Così si pronunciò l’Opera dei Congressi nel 1894 a proposito della cooperazione di credito. Ed è in perfetta sintonia con quanto si veniva delineando e precisando negli ambienti cattolici, che un gruppo di persone si raccoglie intorno a Don Quinto Ungarelli, Parroco di Calvenzano, per attuare e concretizzare le formulazioni teoriche, innestandole in un tessuto sociale ed economico, che presentava i requisiti ottimali per una simile iniziativa.
È proprio la Parrocchia di Calvenzano la sede della Cassa Rurale di Depositi e Prestiti fino al secondo dopoguerra. La Pieve di Calvenzano era storicamente anche la sede più adatta per una scelta di questo genere.
Era, infatti, fin dal medio evo, la chiesa più importante della zona, raggruppando sotto di sé quattordici chiese (1).
Data la rilevanza storica e geografica, non disgiunta dallo spirito imprenditoriale e dall’attività sociale di Don Quinto Ungarelli, la Parrocchia di Calvenzano si poneva come momento aggregante del vivere civile degli abitanti della zona. Ripercorrendo i primi documenti, che inediti, pubblichiamo in appendice, riemergono le motivazioni ideali e sociali, oltre che economiche, che spinsero i soci fondatori a costituirsi in cooperativa (2).
Scopo della società era, infatti, «…il miglioramento morale ed economico dei suoi soci, mediante operazioni di credito ed atti commerciali, escluso qualunque fine politico».
La durata della società era stabilita in novantanove anni dalla data di pubblicazione dello Statuto e dell’Atto Costitutivo nel Bollettino Ufficiale delle Società, con facoltà di proroga. L’analisi dello Statuto al punto quattro illustra i requisiti dei soci, che dovevano essere: «persone giuridicamente capaci, che offrano la guarantigia della onestà e moralità individualmente, che siano iscritte nei registri della popolazione di una delle Parrocchie di Calvenzano (Vergato) e Malfolle (Marzabotto) o vi tengano frequentemente dimora o vi abbiano relazioni d’affari, che non facciano parte di altre Società a responsabilità illimitata e che siano cattoliche».
Dall’Atto costitutivo, stilato dal Notaio dott. Alessandro Zuccheri di Bologna, che molto si adoperò per adempiere alle formalità procedurali, risultano le generalità dei venticinque soci fondatori.
La Presidenza, viene affidata a Don Quinto Ungarelli; la Vice presidenza a Raffaele Demaria, che viene qualificato come possidente. Il consiglio di amministrazione è composto da tre persone: Gaetano Fan toni, impiegato ferroviario, Achille Gambata, impiegato e Adolfo Betoni, possidente.
Sindaci effettivi sono Don Domenico Franceschini, Parroco di Malfolle, Enrico Moscardini, mugnaio e Giuseppe Zavatta, ramaio. Supplenti: Ersilio Smeraldi e Francesco Dall’Oca, possidenti, il Cassiere è Riccardo Marchi, possidente.
La composizione sociale degli altri soci è varia ; comprende piccoli proprie -tari terrieri, operai, coloni e artigiani.
La prima Assemblea generale dei soci si tiene Pii giugno 1905 nella scuola elementare di Pioppe di Salvaro, sotto la presidenza di Don Quinto Ungarelli e alla presenza di diciannove dei venticinque soci fondatori (3).
In questa prima seduta si stabiliscono le modalità dei depositi e dei prestiti da concedere. Il massimo del credito che l’assemblea decide di concedere ai soci è fissato in L. 500, il massimo dei prestiti passivi che il Consiglio poteva contrarre in L. 5000, attraverso un conto corrente con il Piccolo Credito Romagnolo nella succursale di Vergato. Per quanto riguarda i tassi di interesse sui depositi e prestiti, l’assemblea pone condizioni differenziate che vanno da un minimo del 2,5% per i depositi liberi ad un massimo del 3,5% per i depositi vincolati a 6 mesi. Continua… da Cassa Rurale e Artigiana di Vergato 1905-1978 a cura di Valeria Ferrozzi e Annalena Minghetti.
La storia recente è nota a tutti, l’attuale sede dove prima risiedeva il negozio “Rizzi” e le filiali aperte nel circondario. Nel foglio allegato vediamo la composizione del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione.
Per festeggiare l’evento, assieme alle manifestazioni che avverranno prossimamente, la direzione ha indetto un concorso tra gli studenti del Fantini per creare un logo dei 110 anni.
Ecco il vincitore.