San Benedetto comune a misura delle famiglie: a Bologna si studia il caso dell’amministrazione appenninica

2019/03/05, San Benedetto Val di Sambro – San Benedetto comune a misura delle famiglie: a Bologna si studia il caso dell’amministrazione appenninica. 

Dopo aver aderito l’anno scorso alla rete “Comuni amici della famiglia” l’amministrazione mette in pratica il progetto di tutelare le famiglie numerose con alcune agevolazioni fiscali approvate dal Consiglio. E di queste scelte si parlerà anche a Bologna. 

Sabato 9 marzo alle 10 il sindaco di San Benedetto Val di Sambro Alessandro Santoni terrà un intervento all’Istituto Veritatis Splendor di Bologna, per la scuola diocesana di formazione sociale e politica. Il primo cittadino è stato infatti invitato a raccontare l’impegno della sua amministrazione nel sostegno e nell’aiuto nei confronti delle famiglie numerose.

Da qualche anno il Comune ha infatti deciso di intervenire per contrastare la denatalità che dall’inizio della crisi, ormai dieci anni fa, ha segnato un calo delle nascite tra il 25% e il 30%: l’ultimo consiglio comunale del 22 febbraio ha approvato all’unanimità un regolamento per l’assegnazione di contributi per famiglie numerose. Le famiglie con almeno almeno 3 figli riceveranno un contributo economico: i requisiti prevedono la residenza, la cittadinanza italiana (o la residenza in Italia da almeno 10 anni con regolare titolo di soggiorno), l’essere in regola con i pagamenti di tributi e tariffe comunali. Il regolamento individua anche forme di incentivazione per i proprietari di appartamenti che li affitteranno a tali famiglie. Si tratta di politiche di sostegno che rappresentano un “welfare generativo” e che non contrastano né ignorano le esigenze delle famiglie più fragili, le quali continueranno ad usufruire di servizi socio-sanitari specifici non oggetto del regolamento.

Il Comune ha inoltre previsto uno sgravio sulla TARI e sull’addizionale IRPEF (riduzione dello 0,1%), ed un contributo forfettario una tantum (tra i 25 e i 50 €) per ogni nucleo familiare e per ogni servizio comunale di cui usufruirà almeno un figlio. I servizi per i quali è previsto il contributo sono refezione o trasporto scolastico, pre-post scuola, campo estivo comunale. Contributi anche per coloro che praticano attività sportiva o motoria, anche se non agonistica. Il contributo sarà dimezzato per le famiglie aventi ISEE superiore a 30 mila euro, soglia utilizzata anche per la Carta famiglia nazionale.

Il tutto, osserva il sindaco, senza far crescere le tariffe degli altri utenti che anzi calano quest’anno dell’ordine del 3% per le utenze domestiche e dell’1% per quelle non domestiche, risultato di una politica tariffaria che ha rappresentato in tutto il mandato un punto di forza del bilancio registrando un calo complessivo dell’imposizione. Rispetto a 5 anni fa infatti una famiglia di San Benedetto oggi spende mediamente il 12% in meno, un’attività industriale il 4%, un ristorante l’8 % ed un bar il 14%.

«Purtroppo l’Italia, contrariamente ad altri Paesi europei, non ha sino ad oggi adottato un Piano nazionale organico di politiche familiari» spiega Alessandro Santoni. «Una politica centrale sarebbe certamente molto più efficace, ma non possiamo sempre aspettare gli altri ed allora abbiamo deciso di partire dotandoci di un piano di politiche familiari comunale. Crediamo infatti che le famiglie numerose vanno incoraggiate perché contribuiscono alla rigenerazione della comunità».

Il Comune ha inoltre invitato anche le attività commerciali ad attivarsi in questo senso: e in effetti sono in previsione dedicate alle famiglie in generale e per quelle numerose in particolare da parte di negozi alimentari, ristoranti, piscine ed altro ancora.

Fonte; Ufficio Stampa Unione dei comuni dell’Appennino bolognese